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Quasi sei anni ai banditi per la rapina violenta a due fratelli in casa

L'aggressione nell'agosto del 2018 a Goito: i due vennero tirati giù dal letto e picchiati con un bastone, un piede di porco e una mannaia brandita di piatto

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GOITO. Tirati giù dal letto, picchiati ripetutamente con un bastone, un piede di porco e una mannaia usata di piatto. Per quella violentissima rapina, avvenuta il 31 agosto 2018 ai danni di due fratelli di Vasto di Goito, la mattina dell'8 marzo sono comparsi davanti al giudice Gilberto Casari quattro marocchini, tutti ancora detenuti nelle carceri di Verona.

La mannaia della giustizia si è abbattuta molto pesantemente su di loro: sono stati tutti condannati a cinque anni e 8 mesi di reclusione. Si tratta di Zakaria El Jarrari, di 29 anni, Mohmed Moner, di 32, Issam Oubane , 36 anni e infine Soufiane Oubane, di 22 anni. Vittime dell’aggressione i fratelli Giovanni e Arnaldo Remelli, 53 anni, dipendente di un gommista di Marmirolo il primo, 67 anni pensionato agricolo il secondo, che abitano in due case vicine.

Ma di notte, per essere d’aiuto in caso di bisogno all’anziana madre, Arnaldo andava a dormire nell’abitazione accanto con il fratello minore, celibe, e la madre Elvira, 95 anni, invalida. Verso le due e mezza di quel 31 agosto Arnaldo sente i due cani abbaiare. D’istinto si alza dal letto ed esce in cortile. Si trova di fronte quattro individui incappucciati che dalla stalla dismessa si avvicinano verso casa. Sono tutti armati, di attrezzature appena rubate nel capannone dietro casa: un bastone, un’ascia, un piede di porco.

Arnaldo non ha il tempo di reagire, cerca solo di dissuaderli ad entrare. Ma quelli, una volta sorpresi sul fatto, decidono di completare l’opera. In due bloccano il fratello più anziano fuori casa, mentre gli altri entrano. Per non rischiare altre sorprese, perlustrano tutte le stanze. Trovano quella di Giovanni: si avvicinano al letto e strattonano l’uomo per tirarlo giù. Lui cerca di reagire, ma loro lo colpiscono: una manganellata all’occhio sinistro, un colpo con un piede di porco sulla testa. Poi lo trascinano fuori a raggiungere il fratello. Prima di andarsene riescono ad impadronirsi di un giubbino, di tre cellulari, di un televisore e di una Peugeot del 2015. 

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