Ora Paganella è più isolato: la maggioranza si dissocia
I comunicati di “Insieme” e Lega: dall’assessore parole offensive verso le donne. Ma il sindaco per ora non lo scarica e accusa le opposizioni: clima dannoso
Luca CremonesiCASTIGLIONE DELLE STIVIERE. L’affaire Paganella continua a far discutere le forze politiche di Castiglione. Se da un lato il Pd chiede al sindaco Volpi di revocare le deleghe all’assessore, che si occupa di cultura, scuola e promozione del territorio, dall’altra parte le forze di maggioranza ribadiscono la presa di distanza dalle parole dello stesso assessore pronunciate come preambolo alla spiegazione dei fatti del 26 gennaio scorso. Insieme per Castiglione, il gruppo civico espressione diretta del sindaco Volpi, ricorda che «nel corso dell’esposizione Paganella si è lasciato andare ad alcune espressioni poco eleganti rivolte al mondo femminile; parole dalle quali il gruppo dei Civici Castiglionesi, si dissocia e nel contempo, esprime le proprie scuse per ciò che è avvenuto».
Il gruppo, però, risponde anche per quanto concerne il consigliere Bignotti, che ha formulato l’interpellanza all’origine dell’intervento di Paganella e che è stato accusato dal Pd di essersi richiesto soddisfatto al termine delle parole dell’assessore: «Laddove il consigliere di maggioranza Bignotti si sia dichiarato “soddisfatto per la risposta” datagli a seguito della sua interpellanza, tale soddisfacimento esclude senza appello le parole pronunciate nella stessa sede, ritenute offensive per le donne presenti e non».
Anche la Lega fa sapere di «dissociarci dalle parole pronunciate da Paganella nel corso del suo intervento».
Le forze di maggioranza, però, come lo stesso sindaco Volpi, esprimono in modo unanime anche una «condanna all’accanimento mediatico e personale verso l’assessore, frutto di una strumentalizzazione politica che tende ad offuscare il gran lavoro svolto fino ad oggi, dall’amministrazione Volpi».
Lo stesso sindaco, pur ribadendo la condanna alla parole di Paganella, sottolinea che «le stesse non sono un semplice fulmine a ciel sereno, ma giusto le ultime di una lunga serie provenienti anche e soprattutto dalle opposizioni, che hanno creato un clima e un contesto a mio avviso errato e dannoso. Non suoni come giustificazione, ma solo come precisazione sul contesto, appunto, il ricordare le dichiarazioni di consiglieri di opposizione che paragonano il nostro comune alla Danzica teatro dell’assassinio del sindaco della città polacca o le accuse di “caccia al povero” e di barbarie di ogni tipo che ambienti della sinistra per mesi ci hanno ingiustificatamente mosso. Ecco, qui sta il vero nodo: un imbarbarimento, qui vero, che talvolta stravolge la comune dialettica democratica, che non considera le cose vere e concrete, ma innesca fideistiche contese che umiliano le istituzioni democratiche e certo bene non fanno alla convivenza civile».
Volpi cita il drammaturgo Ionesco e ricorda: «Quelle che contano sono le parole, tutto il resto sono chiacchiere; e in politica è proprio così, e delle stesse bisogna assumere sempre la responsabilità e le conseguenze».
Al momento, però, il sindaco Volpi si riserva ancora qualche giorno di riflessione per valutare al meglio come e se intervenire nei confronti dell'assessore sotto accusa.
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