Un 2018 da record per le vendite di Grana Padano
Il direttore del consorzio: «Più 6% in Italia e +5% l’export». L’export sfiora i due milioni di forme, il 40% del venduto
Sabrina PinardiMANTOVA. Un anno record per le vendite, produzione stabile e buona remunerazione per gli allevatori. Questi alcuni degli elementi che emergono dal bilancio 2018 tracciato dal direttore del Consorzio Grana Padano Stefano Berni.
Com’è andato il 2018 dal punto di vista delle vendite? E da quello della redditività per i produttori?
«Il 2018 è stato l’anno record per quantità vendute sia in Italia che all’estero. Più 6% le vendite in Italia e +5% l’export. L’export ha superato un milione e 900mila forme, cioè oltre il 40% del totale delle forme. Una spinta così forte ha alleggerito le scorte e gli ultimi 4 mesi dell’anno le quotazioni ne hanno molto beneficiato. Grazie a ciò è stato per i caseifici un anno positivo e di conseguenza per le stalle socie delle cooperative. Soprattutto a Mantova dove, per scelta storica, si inserisce nel bilancio tutto il formaggio venduto anche nei primi mesi del 2019».
Le esportazioni continuano a crescere?
«Confermo che l’export continua a dare grandi soddisfazioni: il Grana Padano, anche nel 2018, si conferma la Dop più venduta nel mondo. Tramite il Grana Padano sono state esportate circa un milione di tonnellate di latte padano, poco meno del 10% di tutto il latte italiano».
In quali Paesi si mangia più Grana Padano Dop?
«Dopo l’Italia, si piazza la Germania, in cui ormai ci si avvicina alle 500mila forme consumate, poi il Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo), la Francia, gli Usa, la Svizzera e il Regno Unito».
Secondo le vostre previsioni, l’accordo con il Giappone avrà effetti positivi
«Sì, il Giappone è già per noi un paese importante e l’accordo ci aiuterà sicuramente».
Ci sono tipologie di Grana Padano che stanno andando meglio di altre?
«Nel 2018 la referenza Grana Padano Riserva oltre venti mesi è cresciuta del 30% con più di 104mila forme vendute, sfiorando il 10% del totale del marchiato. Stiamo puntando molto su questo formaggio talmente buono e pregiato che è inattaccabile dai similari».
Nel Mantovano come sta andando? La produzione è in crescita?
«Il Mantovano, con oltre il 29% del totale, si conferma la prima provincia per produzione, seguita da Brescia e poi da Cremona. Nel Mantovano, nel 2018, la produzione è stata stabile (questo anche fuori dal Mantovano, ndr), i caseifici sono stati coerenti alle indicazioni del consorzio e grazie a questo, ora il Grana Padano di nove mesi vale 8 euro al chilo. Nel 2018 la produzione è cresciuta appena dello 0,11%, mentre i consumi sono cresciuti molto di più e questo sta dando soddisfazione a tutti, sia ai caseifici sia alle stalle».
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