Murari replica a Zolezzi sulla cartiera: non ha letto i dati Ats, fa solo propaganda
L’assessore: ma il deputato tace sullo stop ai soldi per le bonifiche. E l'autore dello studio chiede che il Consiglio superiore di sanità valuti la Vis
MANTOVA. «Zolezzi ha fatto un’interrogazione parlamentare contestando uno studio scientifico che non ha letto e che non ha voluto nemmeno approfondire, non avendo partecipato alla presentazione pubblica. Lì avrebbe potuto fare tutte le domande che riteneva per comprendere meglio».
Dai botta e risposta dei tecnici, allo scontro politico: la valutazione sull’impatto sanitario della cartiera, realizzata da Ats su richiesta del Comune, continua a dividere. A rispondere punto su punto al parlamentare cinquestelle autore dell’interrogazione che contesta la Vis è l’assessore all’Ambiente Andrea Murari: «Dispiace che Zolezzi preferisca costantemente usare il suo ruolo istituzionale per fare propaganda contro il Comune: per me invece dire la verità ai cittadini è più importante del colore politico. Anche quando è scomoda».
Soluzioni e bugie
Zolezzi «sa perfettamente - prosegue Murari - perché ero presente con lui nella visita a Lucca, che il progetto di recupero del pulper di cartiera non è pronto per funzionare su scala industriale. Chi dice il contrario racconta bugie pericolose, perché confondono su un tema molto sentito». Il pulper è quella parte della raccolta differenziata della carta che le cartiere non riescono a riciclare a causa delle impurità presenti, prevalentemente plastica. Oggi questa parte di rifiuto, prodotto dai cittadini, «può finire solo in due luoghi - spiega l’assessore - o in discarica o in un termovalorizzatore. Sempre che non si ritenga una buona soluzione continuare a riempire di plastica i mari». Se Zolezzi ritiene che la termovalorizzazione non sia accettabile, secondo Murari deve fare «due cose semplicissime».
La prima: «Una legge per vietare sul territorio nazionale la presenza di termovalorizzatori. Se non parla a caso, mi aspetto la sua proposta nei prossimi giorni». La seconda: «Spiegarci dove pensa debbano finire i rifiuti della raccolta della carta, non riciclabili in nuova carta, che al momento non si riescono a riutilizzare. Finché non ci sarà un sistema di recupero del pulper affidabile e applicabile su scala industriale cosa facciamo? Nuove discariche? Lo mandiamo con i camion a termovalorizzare nella città vicina? Lo spediamo nei paesi del Terzo Mondo?». Ricorda poi l’assessore che l’inceneritore è autorizzato dal 1997, che «quando è stata rinnovata l’autorizzazione nel 2014 Zolezzi non ha fiatato» e che il Tar, nel 2018, ha bocciato il ricorso dei comitati contro le nuove autorizzazioni «con cui abbiamo diminuito notevolmente i limiti emissivi».
Bonifiche e silenzi
Secondo Murari infine l’unica interrogazione «veramente urgente» che da 6 mesi Zolezzi avrebbe dovuto rivolgere al governo riguarda i 16 milioni di euro bloccati dal ministero per le bonifiche nel Sin: «Soldi nostri che stiamo chiedendo di usare per bonificare i terreni e la falda da sostanze potenzialmente cancerogene e per aprire una ciclabile finita da due anni. Per sei mesi silenzio tombale da Roma, nonostante le nostre continue sollecitazioni. Una situazione allucinante, da repubblica delle banane. Zolezzi sapeva ma taceva, per non mettere in imbarazzo il suo governo. Provi a dare senso alla sua presenza a Roma aiutando il territorio che l’ha eletto invece di fare propaganda».
Ricci: rapporto pronto
Contattato dalla Gazzetta il coautore della Vis Paolo Ricci precisa dal canto suo che il rapporto definitivo è pronto: «Dobbiamo solo ordinare la bibliografia e sarà a disposizione di tutti». E aggiunge: «Avrei piacere fosse sottoposto all’attenzione del Consiglio superiore di sanità, il più alto organo di consulenza tecnico scientifica del ministro della Salute».
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