Scontro in consiglio a Castiglione delle Stiviere sull’affido ad Aspam dei centri estivi
Minoranza critiche ma i Cred passano l’esame del voto. Accolti all’unanimità gli altri punti all’ordine del giorno
Luca CremonesiCASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Consiglio comunale lampo, a Castiglione delle Stiviere, con un en plein di voti unanimi per i punti discussi durante la seduta. Tre i punti chiave sul piatto dei consiglieri. Il primo punto vede una polemica fra il consigliere Nicola Ferrari (Agire) e l’amministrazione sulla questione dell’affido dei Cred ad Aspam. Ferrari rimprovera Volpi e la sua giunta di aver pubblicato il bando di assunzione di personale da parte di Aspam prima del voto di approvazione dell’incarico in consiglio. «È la terza volta che si procede in questo modo, scavalcando il consiglio e portando qui da votare qualcosa che è già stato deciso». La giunta chiarisce, con l’aiuto di un tecnico, ricordando che è la ditta, e cioè Aspam, che ha deciso di procedere con il bando. E sottolineando che proprio nel bando «c’è una clausola che in caso di non approvazione da parte del consiglio le assunzioni sarebbero state congelate».. Sul fronte della spesa (111mila euro per tre anni), la minoranza Pd ricorda la polemica dell’allora consigliere Volpi per i costi che «all’epoca parevano eccessivi e oggi invece vanno bene». Al netto della polemica, l’assessore Erica Gazzurelli ricorda che «il servizio Cred lo scorso anno ha funzionato bene e abbiamo voluto mantenerlo garantendo continuità e una professionalità riconosciuta da tutti».
Passa senza dibattito lo sportello unico per il nuovo insediamento di una ditta in zona industriale, «una lottizzazione di 2.500 metri quadrati di capannone a cui si aggiungono 550 metri quadri di palazzina uffici e abitazione per Discio 3F Truck, la seconda ditta che lo scorso anno ci ha chiesto di potersi ampliare» spiega l’assessore Andrea Dara. Anche in questo caso il voto del consiglio è unanime, come per le modifiche al regolamento per l’apertura e la gestione delle sale giochi, che prevede un inasprimento delle sanzioni per chi viola gli orari (si pagherà una multa fra i 516 e i 3.000 euro).
Breve confronto, poi, sulla questione dei poteri del sindaco per quanto riguarda la sospensione dell’attività in caso di reato reiterato. «Se serviranno modifiche per arrivare a questa possibilità nelle mani del sindaco non esiteremo a farle» commenta Volpi prima della votazione.
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