SUZZARA. «È sempre stato una brava persona, non è un violento e non ha mai fatto del male a nessuno. Il matrimonio gli ha rovinato la vita, finché poi è scoppiato». Così la sorella, davanti alle forze dell’ordine, cerca di attenuare la gravità di quello che il fratello ha commesso. Ma le coltellate che il 48enne macellaio ha inferto lunedì pomeriggio all’ex moglie 37enne nel parcheggio della Cgil, dove andava a informarsi sugli alimenti familiari, pesano come macigni.
L’accoltellatore pentito chiede dell’ex moglie: «Come sta, è viva?»

La procura formalizza l’accusa: tentato omicidio aggravato. Domani sarà interrogato in carcere. La donna fuori pericolo