MANTOVA. Un alloggio vicino per innescare quel welfare famigliare capace di supplire a quello, a volte claudicante, delle istituzioni pubbliche. A chiederlo per la figlia ventenne con bimbo di un anno e sette mesi a carico, sono i genitori, Claudio Vincenzi, 55 anni e Silvia Monia Rigattieri, 45 anni, di Lunetta. «Nostra figlia Ilenia - spiega la madre - è stata sfrattata da un alloggio privato a Te Brunetti. Si è rivolta al Comune per una casa e le è stato proposto un appartamento a Formigosa che, però, non può accettare». Spiega perché: «Innanzittutto, mia figlia non lavora mentre il suo compagno fa l’imbianchino saltuario; in casa c’è anche una figlia minorenne del compagno. Nessuno dei due ha la macchina e, inoltre, a settembre il piccolino andrà all’asilo Peter Pan di Lunetta. I servizi sociali stanno anche definendo per mia figlia un progetto lavorativo, ma nessuno di loro è in grado di spostarsi e neppure io e mio marito lo siamo. Anche noi non abbiamo l’auto, io sono disoccupata e Claudio è invalido civile e, inoltre, abbiamo in casa un altro figlio disabile. Il trasporto pubblico a Formigosa è quello che è, con un bus ogni ora e una sola corsa alla domenica. La soluzione ideale sarebbe quella di assegnare a Ilenia una casa a Lunetta, vicino a noi: ce ne sono tante disponibili. In questo modo potremmo aiutarla. Il problema è che vorremmo un incontro con l’assessore Caprini per spiegarci, ma ci rimanda sempre l’appuntamento».

Dal Comune, però, arrivano poche speranze. «Le regole sono chiare - dice l’assessore - l’utente non può scegliere dove abitare. Nella fattispecie, quella famiglia era al 167° posto in graduatoria degli alloggi e non aveva lo sfratto esecutivo. Ci siamo comunque presi in carico la situazione e la commissione Aler-Comune ha assegnato quella casa in deroga alla graduatoria. L’appartamento di Formigosa era l’unico disponibile in grado di ospitare quattro persone, tra cui un bimbo. Se ne avessimo avuto uno pronto a Lunetta glielo avremmo proposto. In un primo momento hanno firmato l’accettazione, poi ci hanno ripensato, ma non funziona così. Adesso dovrebbero rinunciare definitivamente e aspettare, ma dubito che avranno un altro alloggio in tempi brevi. Comunque, non è vero che non ho mai incontrato la signora e, se vuole, vedermi ancora sono disponibile». 

Sa.Mor.