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Mantova capitale dei cantieri in corso: 52 milioni di euro per strade e monumenti

Il sindaco Palazzi:«Abbiamo sbloccato tanti lavori grazie ai finanziamenti che ci siamo procurati da enti e privati». Nell'elenco il ponte di Fiera Catena, la ciclabile di Pompilio e Mantova Hub

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Il decreto Sblocca cantieri su cui si accapigliano a Roma Lega e Cinque Stelle? A Mantova non serve. Ci pensa il Comune a far procedere le opere di interesse pubblico, quelle che l’ente stesso ha avviato e che riesce a realizzare coi fondi in gran parte provenienti dall’Europa, dal Governo, dalla Regione e dai privati (le Fondazioni bancarie soprattutto).

I cantieri

Se si gira per la città e ci si imbatte in un cantiere bisogna sapere che la maggior parte di questi sono da ascrivere all’Amministrazione comunale che, orgogliosamente, parla di «opere in corso di realizzazione, e già finanziate al 31 dicembre dell’anno scorso, per un totale di 51.875.200 euro». A cui aggiunge una precisazione ritenuta fondamentale: «In quella cifra non sono comprese le opere già realizzate e quelle programmate per i prossimi due anni». Va detto che le opere a cui si riferisce l’amministrazione sono interamente coperte finanziariamente e, quindi, si faranno di certo; per alcune di loro, però, è avviato l’iter con l’approvazione del progetto mentre per altre sono già in corso i lavori, con operai e ruspe in attività.

Mantova Hub

L’elenco dei lavori in corso è lunghissimo e spazia dalle scuole alle strade, dai monumenti al verde, dagli impianti sportivi agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, dall’ambiente alle strutture sociali. Insomma, di tutto e di più. Si parte dall’operazione di recupero dell’area di San Nicolò a Fiera Catena, il famoso Mantova Hub, compreso il recupero dell’ex Ceramica e la sua trasformazione in edificio scolastico: quasi 24 milioni di euro provenienti dalla Presidenza del consiglio dei ministri (18 milioni), dalla Regione Lombardia (4,3 milioni) e dalla Fondazione Cariplo (3 milioni). Ecco, questo è un esempio di opera avviata ma non con ancora gli operai al lavoro (il cantiere dovrebbe partire ad aprirle). Si passa, poi, agli impianti sportivi per i quali sono i corso lavori per 1.311.277 euro (spicca la nuova palestra a Borgochiesanuova).

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La sicurezza

Sul fronte della viabilità e della sicurezza i cantieri riguardano l’installazione delle telecamere, la riqualificazione del vecchio parcheggio di fronte all’ospedale Poma, l’asfaltatura di diverse strade (con la sistemazione dei marciapiedi). Senza dimenticare il ponte ciclabile a Fiera Catena. Qui i lavori avviati ammontano a 2.832.188 euro. Anche le piste ciclabili crescono come funghi: per esempio, sono in corso i cantieri per quella di viale Pompilio e per quella che partirà dal ponte di Fiera Catena. Sul fronte dei monumenti, spicca l’intervento in corso a Palazzo del Podestà (9 milioni di euro dal Governo) che punta a restituirlo alla città dopo decenni di oblìo e quello che a Palazzo Te prevede il restyling di book shop e caffetteria (2 milioni dal ministero per i beni culturali). E poi il verde, settore in cui il Comune ha avviato lavori per oltre 756mila. Quelli più consistenti riguardano la piantumazione di 7mila alberi tra il bosco urbano di Formigosa e la riforestazione della sponda del lago inferiore fra il campo canoa e la Ies.

I finanziamenti

«La città era immobile e senza idee da troppi anni - sottolinea il sindaco Mattia Palazzi - Siamo andati a prendere i soldi dove c’erano e in quattro anni abbiamo cambiato la città». E aggiunge: «Di fronte ad un paese dove tutto è fermo e le opere pubbliche si bloccano, noi apriamo cantieri e lasciamo al futuro una città più bella».

La fotografia

Dal canto, l’assessore al bilancio nonché vicesindaco Giovanni Buvoli mette in evidenza che «quei 52 milioni di euro non tengono conto di quello già fatto e di ciò che stiamo mettendo in campo per il 2019 e il 2020. Un impegno imponente che ha attivato, dopo anni di immobilismo, la città, portando avanti coi fatti quel cambio di marcia che i mantovani chiedevano da tempo».
 

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