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Mantova, la gestione provvisoria del campo scuola ai volontari del Sepris

L’assessore Nobis: «Entro due mesi il nuovo bando di gara, elimineremo certi requisiti per allargare la partecipazione»

Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. «Il campo scuola non chiude». L’assessore allo sport Paola Nobis rassicura studenti e atleti che a centinaia, ogni giorno, frequentano la struttura sportiva di via Learco Guerra. Il 31 marzo è scaduta la concessione in capo al Club atletico mantovano Libertas che per diversi anni ha gestito l’impianto; contemporaneamente, è andato deserto il bando di gara predisposto dal Comune per trovare il nuovo gestore. Una concomitanza che avrebbe potuto mettere ko il campo scuola per il quale l’amministrazione Palazzi ha speso 400mila euro per rifare la pista di atletica e ottenere l’omologazione per le gare nazionali e internazionali.

Dall'1 aprile la gestione dell’impianto sportivo è passata direttamente al Comune che per garantire il suo utilizzo si avvarrà del Sepris, il servizio di pronto soccorso sociale offerto dal Club Virgiliano. «I suoi volontari dovranno garantire l’apertura e la chiusura, oltre che la presenza di personale durante la giornata  - spiega l’assessore - Questo nuovo regime di gestione andrà avanti per i mesi di aprile e maggio, con l’obiettivo di far partire la nuova gestione dal prossimo 1° giugno».

Per centrarlo occorre predisporre al più presto un nuovo bando di gara, più appetibile rispetto al recente ignorato dalle associazioni sportive. Il Comune ha già individuato le criticità e si appresta ad eliminarle. «Vogliamo aprire il più possibile la partecipazione» assicura la Nobis. Verrà, quindi, tolta la clausola che la limitava ai soggetti che avevano gestito impianti simili negli ultimi tre anni.

Questo requisito avrebbe ristretto la possibilità di presentare un’offerta ai soli Club atletico Virgiliano e Federazione italiana di atletica leggera. Adesso potranno concorrere anche coloro che non hanno avuto esperienza di gestione di diretta, a patto, però, che siano sempre associazioni sportive dilettantistiche o enti di promozione sportiva. Restano, invece, confermate le altre clausole, comprese quelle relative alla parte economica, tra cui spicca il contributo annuale di 40mila euro (Iva esclusa) che il Comune riconoscerà per cinque anni al gestore.

E l’apertura a società imprenditoriali private, come avevano invocato i consiglieri comunali di Forza Italia? «Il campo scuola non è fonte di guadagno, non si possono fare, come per esempio all’ex Palabam, altre manifestazioni - ricorda la Nobis -  Quello è un campo per gare e allenamenti di atletica leggera. Difficile, dunque, che qualche privato sia interessato».

Per rendere ancora più appetibile l’impianto sportivo il Comune è disposto ad investire nuove risorse. «Sostituiremo la caldaia ormai obsoleta - spiega l’assessore - così come installeremo i tornelli in modo da controllare gli ingressi e sostituiremo i fari alogeni con lampade a led». I lavori sono già inseriti nel piano opere pubbliche del 2019 e prevedono una spesa di 50mila euro. Rimarrebbe fuori la palestra, che necessita di interventi: «Ne siamo consapevoli - precisa la Nobis - ma non possiamo fare tutto e subito». 

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