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Aimag risponde al sindaco: «Acqua buona e tariffe basse»

La replica dopo le accuse contestuali alla non adesione al patto di sindacato. «La scarsa qualità è nella falda, ecco perché dovreste promuovere l’acquedotto»

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QUISTELLO. L’acqua di Aimag è di buona qualità anche a Quistello. Le tariffe sono nella norma, anzi più basse della media. E Aimag, infine, ha fatto e farà investimenti anche nel territorio di questi paesi. Questa, in sostanza, la replica che la società multiservizi modenese, che serve anche sette paesi della Bassa mantovana, invia in risposta alle parole del sindaco di Quistello, Luca Malavasi, artefice di un gesto di protesta, come la non adesione del suo Comune dal patto di sindacato (questo, va specificato, non ha alcun effetto sul servizio). «Aimag ha tariffe troppo alte e mancano gli investimenti» aveva detto. E ancora: «La qualità dell’acqua fornita è peggiore che negli altri paesi». Ora, appunto, la replica. In tre punti.

«Dai sistemi acquedottistici modenesi, grazie agli investimenti fatti negli anni passati, si porta acqua già potabile e conforme alle normative vigenti direttamente dalla falda nei comuni mantovani – dice la società – a garanzia della qualità del servizio ai cittadini Aimag esegue più di 23mila determinazioni sulle acque potabili mediante prelievi da pozzi, centrali e reti acquedottistiche. A garanzia della salute pubblica anche le aziende sanitarie locali provvedono a eseguire un monitoraggio sulle stesse infrastrutture mediante un proprio piano dei controlli. La qualità delle acque erogate a Quistello è buona, conforme alla normativa ed è la stessa di tutto il bacino servito dallo stesso sistema acquedottistico di Cognento di Modena che serve anche molti comuni modenesi prima di quelli mantovani. L’acqua erogata tramite la rete di Aimag nel territorio Mantovano è controllata, anche di più rispetto al territorio modenese, come dimostra l’indice di controllo pro-capite (numero di determinazioni analitiche eseguite per ogni abitante servito): 0,03 il fattore nel bacino modenese, 0,08 nel mantovano».

Altra cosa, invece, precisa Aimag, è la qualità dell’acqua delle falde mantovane. Quest’ultima «non è di buona qualità in quanto è inquinata da ferro, manganese, arsenico ed ammoniaca; questo rappresenta un problema per molti territori e in particolare modo per Quistello dove si continua comunque a registrare una forte resistenza all’abbandono del proprio pozzo privato, utilizzato anche a scopi domestici, rispetto all’allaccio all’acquedotto anche quando questa passa davanti a casa. Nel comune di Quistello sono oltre mille le utenze stimate potenzialmente allacciabili e che fanno uso di sistemi di approvvigionamento autonomi: le amministrazioni locali dovrebbero agire con maggiore responsabilità promuovendo specifiche azioni di obbligo all’allaccio alla rete acquedottistica».


Quanto alla questione delle tariffe, Aimag ricorda che «sono attualmente disciplinate dall’Arera (l’authority, ndr) e prevedono la copertura integrale dei costi del gestore». Più nel dettaglio, «le tariffe idriche coprono i costi relativi alla gestione operativa del servizio (Opex) ed i costi di capitale (Capex)». Sui primi, spiega sempre l’azienda, «Aimag si posiziona a livello nazionale sotto la media individuata dall’Arera, pertanto la quota parte delle tariffe relative alla copertura dei costi operativi applicate a Quistello, così come a tutti i comuni mantovani e modenesi, risultano inferiori alla media nazionale. Nello specifico su Mantova le risultanze dei confronti con l’ente di regolazione e, come evidenziato nelle varie delibere di approvazione tariffaria, sono allineate a quelle degli altri gestori del bacino».

Sulla parte di investimenti, quindi i Capex, inseriti nelle tariffe, l’azienda sottolinea che «è in corso un contenzioso con l’ente d’ambito in merito al riconoscimento tariffario di alcuni cespiti realizzati da Aimag, ma la cui nuda proprietà è stata ceduta ai Comuni i quali a loro volta hanno ceduto l’usufrutto ad Aimag. Per la cessione di tale diritto i Comuni hanno ricevuto azioni di Aimag che negli anni hanno permesso ai Comuni stessi di percepire dividendi o valori in denaro al momento della cessione delle quote».

Ad oggi, conclude Aimag, «per tali cespiti si registra una difformità di trattamento sia a livello di bacini gestiti da Aimag sia a livello nazionale, pertanto Aimag ha presentato ricorso a tutela di tutti gli azionisti e di tutti i cittadini serviti. All’interno di questo contenzioso e per venire incontro alle esigenze dell’amministrazione comunale nel 2018 è stato pagato al Comune di Quistello l’importo di 276.858 euro».

«Ciò nonostante - aggiunge la multiservizi – Aimag ha continuato ad investire anche nei comuni mantovani, nello specifico su Quistello nel periodo 2008-2018 ha investito 1,8 milioni. Investimenti che in base ai metodi tariffari stabiliti da Arera rientrano nelle tariffe due anni dopo la realizzazione e messa in servizio».
 

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