Se ne andavano prima della fine del turno: nei guai due agenti della Polfer
Sospesi dal servizio per sei mesi su richiesta della Procura di Mantova. Lasciavano in anticipo il lavoro senza giustificazione: 4 gli episodi contestati
Giancarlo OlianiMANTOVA. Due agenti della Polizia ferroviaria di Mantova sono stati sospesi dal servizio per assenteismo.
In quattro occasioni, nel corso di quest’anno, non avrebbero completato il loro turno di lavoro per andare altrove.
Si tratta di due assistenti capo che il giudice, su richiesta della Procura, ha sospeso per sei mesi. A scoprirli sono stati i colleghi del compartimento ferroviario di Milano. Ora i due sono indagati per truffa, falso ideologico e abbandono del posto di lavoro.
L’indagine comunque è tuttora in corso, per stabilire se oltre ai quattro episodi accertati ve ne siano altri. Si sarebbero assentati sia quando svolgevano il servizio nella stazione ferroviaria di Mantova che nel corso della sorveglianza sui treni.
Al momento non è possibile sapere da chi è partita la segnalazione che ha fatto scattare l’indagine con pedinamenti. Ad occuparsene è stata appunto la Polizia ferroviaria di Milano.
La Procura è intervenuta immediatamente, non appena informata degli esiti dell’indagine ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’immediata sospensione dei poliziotti.
Il provvedimento di sospensione di sei mesi è stato attuato in attesa che l’inchiesta giunga al termine. Gli ulteriori accertamenti richiesti dalla Procura dovranno stabilire se i due agenti al centro dell’episodio si siano assentati altre volte oltre ai quattro casi accertati.
Trattandosi di pubblici ufficiali il caso potrebbe approdare alla procura generale di Brescia. —
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