In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Pedinati i due agenti assenteisti: uno a casa, l’altro al ristorante

Sono accusati di truffa, falso ideologico e abbandono del posto di lavoro. L’indagine della procura procede per capire se qualcuno li abbia coperti

Giancarlo Oliani
1 minuto di lettura

MANTOVA. Uno a casa e l’altro al ristorante. Ecco come i due agenti della Polfer di Mantova, indagati per abbandono del posto di lavoro, truffa e falso ideologico, avrebbero sfruttato quelle ore rubate al servizio attivo alla stazione ferroviaria. Questo, almeno, dice l’accusa. Quattro episodi in tutto, quelli accertati dall’inizio dell’anno, registrati e documentati dai colleghi della Polizia ferroviaria di Milano. I poliziotti sono stati pedinati e i loro movimenti registrati per giorni. Poi la denuncia alla procura di Mantova che ha agito in tempi rapidi, presentando al giudice per le indagini preliminari Gilberto Casari la richiesta di sospensione dal servizio: per uno la durata del provvedimento è di cinque mesi, per l’altro di sei.

L’indagine comunque continua, per stabilire se oltre ai quattro episodi accertati ce ne siano altri. I due agenti si sarebbero assentati sia quando svolgevano il servizio alla stazione ferroviaria di piazza Don Leoni che nel corso della sorveglianza sui treni. Al momento non è possibile sapere da chi sia partita la segnalazione che ha fatto scattare l’indagine e i pedinamenti. A occuparsene, come già accennato, è stata la Polizia ferroviaria di Milano.

Il provvedimento di sospensione è stato attuato in attesa che l’inchiesta giunga al termine. Gli ulteriori accertamenti richiesti dalla Procura dovranno chiarire se i presunti comportamenti illegali siano stati in qualche modo favoriti o coperti da altri colleghi. E se qualcuno sapesse. Trattandosi di pubblici ufficiali il caso potrebbe approdare alla procura generale di Brescia.


 

I commenti dei lettori