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Palasport sventrato: prima la bonifica poi l’abbattimento

L’edificio è stato recintato, in corso i lavori preliminari In due settimane via l’amianto, entro maggio la struttura

Sandro Mortari
1 minuto di lettura



MANTOVA. Il vecchio palasport di Porta Cerese ha i giorni contati. Inaugurato nel 1975, entro maggio non ci sarà più. Al suo posto il Comune amplierà l’attuale parcheggio gratuito di piazzale Montelungo, dotandolo di telecamere e illuminazione, così da renderlo appetibile non solo per i turisti diretti al vicino Palazzo Te ma anche a chi viene in città per lo shopping.

Da qualche giorno l’intero ex impianto sportivo, fatiscente e zeppo di amianto, è cintato da una rete che ne delimita l’area di cantiere. Non solo. Una ruspa è già entrata in azione aprendosi un varco dall’ingresso posteriore, demolito così come tutti gli infissi. In pratica, adesso il palasport appare come sventrato, con ampi varchi nelle pareti da cui si può vedere l’interno: gli spalti vuoti, detriti ammucchiati e una ruspa parcheggiata, pronta a rimettersi in moto.

«Sono gli interventi propedeutici alla bonifica dall’amianto - spiega Enrico Paterlini della bresciana Ardea real estate, la società che realizzerà il piano urbanistico Mondadori a cui si collega l’abbattimento del vecchio palazzetto - appena avremo il via libera dall’Ats con l’approvazione del progetto cominceremo a rimuovere lastre e coperture. Prevediamo di concludere questa prima parte di lavori in un paio di settimane. Poi inizieremo la demolizione vera e propria dell’edificio che ci siamo impegnati a concludere entro maggio». I lavori verranno condotti da un’azienda mantovana, la Icg di Bigarello: «Cerchiamo di avvalerci sempre di risorse locali» dice Paterlini.

Una volta conclusa la demolizione del palasport e liberata l’area dalle macerie, scenderà in campo il Comune: «A quel punto - spiega l’assessore all’urbanistica Andrea Murari - faremo il restyling del piazzale: spianeremo l’area, l’asfalteremo e metteremo videosorveglianza e illuminazione per renderlo il più fruibile possibile».

Il palasport rientra nell’operazione Esselunga, il supermercato che il colosso milanese della grande distribuzione aprirà nell’ex piazzale Mondadori. «Entro questa settimana - annuncia Paterlini - cominceremo a svuotare il cantiere dall’acqua. Appena Tea ci dà l’ok a scaricare l’acqua nelle fognature partiamo. Una volta finito passeremo alle demolizioni degli edifici che erano sommersi. Entro fine settembre 2020 dobbiamo consegnare l’immobile». C’è già un cronoprogramma: «A ottobre cominceremo il montaggio del prefabbricato che ospiterà il supermercato, a Natale i mantovani vedranno Esselunga nella struttura, cioè due piani fuori terra e due interrati». —
 

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