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Mantova diventa città “plastic free”: al bando i contenitori monouso

L’assessore all'Ambiente Andrea Murari presenta in giunta due progetti: per le sedi del Comune e per cittadini e imprese

Monica Viviani
1 minuto di lettura

MANTOVA. Riduci, riutilizza, ricicla, recupera: parte da qui, dalla cosiddetta “regola delle 4R” il decalogo della campagna Plastic free lanciata dal ministero dell’Ambiente. E da qui parte anche Mantova con l’adesione del Comune alle linee guida nazionali per la riduzione dell’utilizzo della plastica monouso e il varo di due progetti ad hoc destinati a coinvolgere cittadini, imprese ed esercenti. Progetti che l’assessore all’Ambiente Andrea Murari porterà in giunta questa settimana: «Si discute molto di come gestire i rifiuti, ma oggi la strategia deve essere quella di evitare il più possibile la loro produzione e il Comune per primo deve dare il buon esempio».

Mantova plastic free prevede quindi due percorsi: uno pensato appositamente per tutte le sedi comunali, scuole comprese, e l’altro rivolto invece alla città. Il decalogo del ministero dell’Ambiente prevede ad esempio l’eliminazione della vendita di bottiglie di plastica dai distributori ma anche di altri oggetti come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica, l’invito ai dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde e azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra i propri dipendenti. «L’obiettivo è eliminare la plastica monouso da tutte le sedi comunali – spiega Murari – Come? Ad esempio nelle prossime gare per i distributori di bevande verranno premiate le aziende che non usano plastica monouso, ma propongono bottiglie e bicchieri in materiale biodegradabile».

Il secondo progetto risponde poi dall’invito del ministero alle amministrazioni a farsi ambasciatori della campagna plastic free con altre realtà pubbliche o private ed è diretto a cittadini, commercianti ed esercenti. «Puntiamo a costruire una rete - aggiunge ancora l’assessore - per sviluppare progetti plastic free in tutti gli ambienti di lavoro pubblici e privati. Alcune aziende locali si sono già mostrate interessate e nelle prossime settimane inizieremo a condividere l’iniziativa con associazioni e mondo delle imprese in modo da avere entro l’estate un progetto corale che preveda anche un sistema di premialità per chi aderirà».

Non solo. Tramite la rete internazionale C-Change, promossa dall’assessore Adriana Nepote insieme ad altre quattro città europee per contrastare i cambiamenti climatici attraverso l’arte e la cultura, «proporremo - conclude Murari - l’adesione al progetto plastic free anche per manifestazioni ed eventi culturali». —


 

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