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Mantova, case popolari alla muffa: Aler a caccia dei fondi per rimetterle in sesto

L’azienda: «Il recupero dei condomini di Te Brunetti costa più di 600mila euro». I palazzi erano stati ceduti dallo Stato già in pessime condizioni

Nicola Corradini
1 minuto di lettura

MANTOVA. «Per recuperare i condomini con la muffa di Te Brunetti serve un investimento di almeno 600mila euro. Servono fondi straordinari». L’Aler di Brescia (sede della presidenza), Mantova e Cremona fa il punto sulle due case popolari che si affacciano su via Bellonci, al centro delle segnalazioni di alcuni abitanti del quartiere perché coperte da vistose infiltrazioni di umidità che hanno provocato la formazione di muffa sulle facciate.

Una situazione nota da tempo, tanto che l’aziend negli scorsi anni aveva predisposto un piano di intervento, sistemato una parte di appartamenti e trasferito una parte degli inquilini (con il loro consenso) in altre case.

Ma purtroppo le condizioni di queste palazzine, ereditate dal demanio dello Stato già ammalorate, sono ancora pessime. «Il complesso è costituito da due edifici per 20 alloggi di cui nove attualmente sfitti in quanto inagibili - spiega una nota di Aler, che risponde così alle critiche e alle richieste di interventi da parte di abitanti del quartiere - tali edifici necessiterebbero di un importante intervento di riqualificazione energetica con formazione di isolamento a cappotto per le pareti perimetrali e ricorsa dei manti di copertura con formazione di strato isolante. Per questo intervento si presume un impegno finanziario da parte dell’ente pari a circa 250/300mila euro».

Ma non è tutto. L’azienda spiega che «a fronte di ciò sarebbe opportuno e necessario procedere con il recupero dei nove alloggi sfitti attualmente inagibili (in quanto privi persino del riscaldamento) con un ulteriore impegno di circa 300mila euro. L’investimento complessivo stimabile è quindi di circa 600mila euro».

E conclude: «Aler, dove può e con le risorse a disposizione, programma e interviene tempestivamente. Diversamente quando i costi sono troppo alti servono fondi straordinari». A proposito dei finanziamenti (attraverso bandi), Aler precisa che dei 30 milioni stanziati recentemente da Regione Lombardia «la quota richiesta da noi è stata di due milioni di euro (massimo richiedibile) di cui 600mila per Mantova. Sono destinati al recupero di alloggi sfitti. L’impegno dovrà essere confermato dalla Regione. Gli interventi, se finanziati, inizieranno nella primavera 2020 per concludersi entro la primavera 2022». Tra i nodi anche le case vuote e cadenti di via 8 Marzo (anche quelle ereditate dallo Stato). I tentativi di vendita sono andati deserti. —


 

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