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Un libro racconta l’area archeologica di Canedole

Luigi Olivieri, presidente di Autostrada del Brennero Spa, ha aperto l’incontro di studio e di presentazione del volume “Tracce di preistoria nel Mantovano - Il sito di Canedole di Roverbella, Sovrappasso 100”, che si è tenuto alla Sala dei Cavalli di Palazzo Te

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MANTOVA. «Tutelare il patrimonio culturale di una comunità è un dovere anche e soprattutto nei confronti delle future generazioni. Autostrada del Brennero l’ha sempre fatto, lo fa oggi e lo farà anche in futuro». Così Luigi Olivieri, presidente di Autostrada del Brennero Spa, ha aperto l’incontro di studio e di presentazione del volume “Tracce di preistoria nel Mantovano - Il sito di Canedole di Roverbella, Sovrappasso 100”, che si è tenuto  alla Sala dei Cavalli di Palazzo Te. Il libro, inserito nella collana “Archeologia preventiva e valorizzazione del territorio” curata dalle Sovrintendenze lombarde, illustra lo studio condotto dalla Sovrintendenza sul sito archeologico preistorico venuto alla luce nel 2015 a Canedole, nel Comune di Roverbella, durante i lavori di ammodernamento del locale sovrappasso condotti da Autostrada del Brennero.

«La via del Brennero è una via millenaria e ha avuto un ruolo chiave nell’unire in un destino comune le popolazioni mediterranee e quelle d’Oltralpe - ha spiegato Longhi - Il sito di Canedole ci riporta a un periodo compreso tra la fine del Neolitico e l’età del Rame, a oltre 3500 anni fa circa. Gli scavi, diretti dalla Sovrintendenza per la committenza di Autostrada del Brennero Spa, hanno indotto a ipotizzare l’esistenza in questo punto di un’area artigianale, probabilmente a margine di un abitato ancora da scoprire. La collocazione del sito in quel luogo non è casuale, ma legata alla direttrice viaria del Brennero, che le scoperte archeologiche rivelano già percorsa in epoca preistorica».

All’incontro erano presenti anche il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il Sovrintendente di Cremona, Lodi e Mantova Gabriele Barucca e Paola Salzani per la Sovrintendenza di Verona, Rovigo e Vicenza. Ai saluti sono seguiti gli interventi di Umberto Tecchiati, docente Università di Milano, degli operatori della Sovrintendenza Cristina Longhi, Paola Salzani e Leonardo Lamanna, del professore Antonio Curci e della dottoressa Maria Letizia Carra dell’Università di Bologna.
 

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