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Aumentano le auto sulla Cisa e il comitato di Borgo Virgilio chiede più controlli

L’asfaltatura ha risolto il problema dei rumori, ma i camion di notte vanno fermati. I cittadini chiedono che il Comune multi i mezzi pesanti e chi supera i limiti

Sabrina PInardi
2 minuti di lettura

BORGO VIRGILIO. L’asfaltatura ha dato i suoi frutti. Non sembra più che, a ogni passaggio, i camion entrino in casa. Non c’è il rumore assordante di prima, ma il problema rimane: la Cisa continua a essere una delle strade più trafficate della provincia, e il passaggio di mezzi pesanti, anche di notte nonostante il divieto, preoccupa i residenti. Per la sicurezza e per la salute di chi abita a ridosso della strada. «In questi giorni, l’asfalto nuovo ci ha tolto il problema dei botti continui al passaggio dei camion - racconta Monica Passeri, presidente del comitato Nuova salute sicurezza 62 (dal numero della strada, ndr) - siamo soddisfatti ma non ci fermiamo qui, perché la nostra sensazione è che il numero dei veicoli sia aumentato».

Sensazione confermata dai numeri: dall’ultima rilevazione sui flussi di traffico, diffusa pochi giorni fa dal Comune, emerge un nuovo aumento dei transiti di veicoli. Dall’8 al 14 aprile ne sono passati 264mila, per una media di 37mila transiti al giorno: anche togliendo i doppi passaggi il numero oscilla tra i 25 e i 30mila veicoli al giorno. Tra questi anche i camion, che nonostante il divieto attraversano i paesi lungo la Cisa, da Cerese a Borgoforte, anche di notte: da novembre a oggi, la Polizia locale ha fatto 15 multe, ma mancano ancora i dati delle altre forze di polizia, che hanno dato man forte al Comune in virtù di un accordo siglato in Prefettura.

Per il comitato, di controlli non ne sono stati fatti abbastanza: «Soprattutto nell’ultimo periodo - prosegue Passeri - ne abbiamo visti pochissimi. Gli automobilisti superano regolarmente i 50 chilometri all’ora, e di notte i camionisti continuano a infrangere il divieto. Chiediamo al Comune maggiori controlli, come annunciato quando parlarono di task force, e chiediamo, ora che il limite non è più di 30 all’ora, di cominciare a fare le multe».

Altro punto sul quale il comitato, del quale fanno parte oltre trecento persone, non intende soprassedere, è la costruzione di una bretella tangenziale che possa deviare il traffico dalla Cisa. «Insistiamo, e ci muoveremo per avere al più presto un incontro con la Provincia e la Prefettura, e faremo nuove assemblee pubbliche. Andiamo avanti con convinzione, con l’obiettivo di poter fare qualcosa per la salute e la sicurezza di chi vive a ridosso della Cisa».

A proposito di inquinamento e salute, non sono ancora arrivati al Comune i dati sulla qualità dell’aria rilevati dall’Arpa. La centralina mobile era stata posizionata all’altezza del complesso residenziale Le Corti per una prima serie di controlli. Le rilevazioni proseguiranno, poi, nei mesti estivi per poter fare una comparazione dei dati. «Ci avevano assicurato che i dati sarebbero arrivati entro il 15 aprile - conclude Monica Passeri - ma non abbiamo ancora visto nulla».

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