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Mantova, allarme case popolari: «Diventerà più difficile avere l’appartamento»

L'assessore comunale Martinelli: «Le regole della Regione complicano l’accesso». Le domande per entrare in graduatoria saranno online

Nicola Corradini
1 minuto di lettura

MANTOVA. «Le nuove regole regionali rendono ancora più difficile accedere all’assegnazione di alloggi popolari». È l’allarme lanciato dall’assessore alle opere pubbliche e alla casa, Nicola Martinelli, dopo aver partecipato al vertice dell’Anci sulle politiche abitative. Martinelli fa riferimento al regolamento applicativo della legge 16/2016 della Regione Lombardia in materia di edilizia residenziale.

La legge che riforma il settore e le recenti modifiche al regolamento attuativo, che scatterà a breve, introducono non solo alcune novità sui requisiti (ad esempio viene premiato in termini di punteggio nelle graduatorie che risiede in Lombardia da almeno 15 anni), ma anche nuove modalità di presentazione delle richieste. In particolare occorrerà fare ricorso a una piattaforma informatica. Le nuove modalità sono già state criticate da sindacati e dal principale partito di minoranza in Regione, il Pd (a cui è iscritto anche Martinelli). La questione riguarda centinaia di nuclei familiari (500 le richieste a Mantova).

«Secondo il cronoprogramma proposto dalla Regione - spiega Martinelli - in maggio andrebbe approvato il piano annuale di programmazione del fabbisogno abitativo ed entro giugno dovrebbe essere emesso il primo bando predisposto secondo le nuove normative. Ad oggi ci sono vari problemi, prettamente tecnici, che rendono poco realistico tale cronoprogramma. Occorre conoscere bene la piattaforma informatica che servirà per inserire le domande ».

L’assessore annota che «nulla si sa della formazione del personale punto fondamentale, perché molti si rivolgeranno agli uffici comunali per essere supportati nell'inserimento dei dati. Nulla si sa dei tempi di approvazione del regolamento sulla indigenza. Occorrono regole certe, perché non possiamo pensare che ogni Comune e ogni assistente sociale agisca in modo discrezionale. Così come perplessità ci sono sui tempi reali di assegnazione che devono essere il più veloci possibile».

Martinelli riferisce che «considerate le criticità espresse, aggravate dal fatto che molti comuni andranno il prossimo mese alle elezioni, ho inviato una lettera al presidente di Anci Lombardia, chiedendo di rappresentare in Regione le problematiche e chiedendo di spostare a fine 2019 l’approvazione del Piano annuale dell'offerta abitativa pubblica e iniziare con il 2020 le nuove procedure di bando ed assegnazione». 
 

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