Ex serre, il Comune perde l’asta e il centro per minori si sposta
Il presidente dell’Aspef: dovremo trovare un’altra area per la nostra struttura. Il terreno è stato aggiudicato a un privato che ha offerto più di 50mila euro
Sandro Mortari
MANTOVA. Uno stop improvviso e imprevisto. È quello che ha subìto il progetto dell’Aspef di costruire una comunità per minori nell’area delle ex serre di strada Circonvallazione sud, a Borgochiesanuova. Ad intralciare i piani dell’Azienda per i servizi e le famiglie è stato quello che mai si sarebbe pensato potesse succedere. Il Comune, infatti, si è visto sfilare da sotto il naso il terreno messo all’asta nell’ambito di un’asta fallimentare. Via Roma vi aveva partecipato offrendo 50mila euro.
«Tutto sembrava andare per il meglio - spiega il presidente di Aspef Vinicio Fiorani - quando all’improvviso si è materializzata un’altra offerta da parte di un privato». Certamente più alta rispetto a quella del Comune, tanto che i circa 8mila metri quadrati in palio sono stati aggiudicati a quel concorrente. La prova che ormai quell’area è persa arriva dalla determina dirigenziale che dà il via libera all’incasso del deposito cauzionale di 5mila euro versati in precedenza per partecipare alla gara.
«A questo punto dovremo trovare un altro terreno perché noi al progetto di comunità per minori non rinunciamo di certo - afferma Fiorani -Vedremo con il sindaco Palazzi e con l’assessore ai servizi sociali Caprini quale potrebbe essere la soluzione migliore».
Per il presidente questo intoppo, però, non fa slittare più di tanto la realizzazione della nuovo struttura: «Prima di costruivi sopra - dice - quel terreno, che negli anni era diventato una discarica abusiva, sarebbe dovuto essere bonificato. E il lavoro non era affatto né semplice e nemmeno di breve durata. Basti pensare che per bonificare una cisterna davanti all’Isabella d’Este dove abbiamo costruito gli appartamenti ci sono voluti otto mesi. Noi - spiega - a suo tempo avevamo fatto fare una perizia, da cui era emerso che sarebbero serviti almeno 400mila euro per ripulire l’area». Un investimento notevole che ora dovrà sobbarcarsi l’ancora misterioso vincitore dell’asta.
La comunità per minori, immaginata da Aspef, dovrebbe ospitare 20 ragazzi; a questo punto, però, dovrà sorgere altrove: «Le opzioni non mancano - dice Fiorani - il Comune è proprietario di lotti di terreno in luoghi vissuti della città. Si tratta solo di fare la scelta migliore. Mi viene in mente un’area vicino alla sede dell’Anffas, oppure un’altra nei pressi dell’ex supermercato Carrefour. Ripeto, valuteremo con l’amministrazione comunale per fare la scelta più consona». Le ex serre sembravano la soluzione migliore perché con loro si sarebbe assolto a due compiti: quello di avere la prima struttura pubblica a Mantova per l’accoglienza dei minori con problemi familiari alle porte della città (con la possibilità di realizzarvi altre iniziative di housing sociale) e quella, nel contempo, di risanare una zona molto degradata in un quartiere di periferia. —
I commenti dei lettori