Sit-in di protesta sotto la prefettura di Mantova: "Canteremo Bella ciao"
L'iniziativa di Sinistra Italiana dopo le polemiche sulla mancata esecuzione della canzone partigiana il 25 aprile

MANTOVA. «Giovedì prossimo, il 2 maggio, alle ore 18 ci ritroveremo sotto la Prefettura una mezz'ora per cantare Bella Ciao. La canzone che non viene fatta cantare alle celebrazioni della Liberazione dal giogo nazi-fascista».
Fausto Banzi, segretario provinciale di Sinistra italiana, ha lanciato l’idea della protesta subito raccolta dagli altri partiti della sinistra che si riconoscono nella lista La Sinistra, in corsa alle elezioni europee con il mantovano Mirco Rauso, e dai movimenti. La mancata esecuzione di Bella Ciao anche dopo la conclusione delle celebrazioni del 25 Aprile a Mantova su disposizione, come ha denunciato l’Anpi, del prefetto Carolina Bellantoni, ha lasciato strascichi polemici sia sui social che sui giornali.
«Sappiamo - osserva Banzi - che esiste un protocollo, ma sappiamo anche che si possono trovare le soluzioni per poter cantare quella canzone in quel particolare giorno. Respingiamo l’idea che possa essere considerata una canzone divisiva. Bella ciao viene cantata da tutti sin da bambini e racconta del partigiano che ha combattuto contro l’invasore. Gli unici che la possono ritenere divisiva sono coloro che sono stati combattuti e vinti dai partigiani e dagli alleati. Il fascismo - conclude l’esponente di Sinistra italiana - non è ammesso dalla nostra Costituzione e non certo la canzone partigiana amata da tutti e da tutte».
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