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La proroga non ci sarà, a Mantova oltre duecento in coda per estinguere i debiti

Mentre a Roma gli esponenti del governo discutevano a suon di dichiarazioni stampa sull’opportunità o meno di concedere una deroga, gli addetti del ministero allo sportello di via Mario si davano da fare per raccogliere la documentazione portata dai contribuenti morosi, fare consulenza, spiegare, distribuire moduli e, su un tavolo a parte, aiutare a compilare la richiesta online

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MANTOVA. Ancora interminabili code davanti all’ingresso dello sportello riscossioni dell’Ufficio delle entrate di via Alberto Mario, per l’ultimo giorno disponibile per estinguere i debiti di avvisi e cartelle di pagamento. Oltre duecento i contribuenti che ieri sono riusciti, sul filo di lana, ad approfittare della sanatoria.

Mentre a Roma gli esponenti del governo discutevano a suon di dichiarazioni stampa sull’opportunità o meno di concedere una deroga, gli addetti del ministero allo sportello di via Mario si davano da fare per raccogliere la documentazione portata dai contribuenti morosi, fare consulenza, spiegare, distribuire moduli e, su un tavolo a parte, aiutare a compilare la richiesta online.

In coda, come il giorno precedente, c’erano persone provenienti da tutta la provincia, perché l’unico ufficio riscossioni disponibile è quello di via Mario. «Sono qui dalle 8. - spiega un signore di Poggio Rusco poco prima delle 13- oggi mi è andata bene, sono riuscito ad avere il biglietto per la coda. Ieri era ancora peggio, una bolgia».

Vicino a lui una giovane donna di Castiglione in coda dalle 8. «La proroga? Chi lo sa? Non lo sanno nemmeno gli impiegati del ministero» commentano. Loro, almeno, ce l’hanno fatta.
 

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