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Villa Arrigona a San Giacomo delle Segnate è rinata: finalmente potrà riaprire

Il prezioso edificio dei marchesi Sordi fu duramente colpito dal terremoto. Per recuperarlo sono serviti 5,1 milioni. Alcuni giorni fa l’ok dai collaudi finali

Daniela Marchi
1 minuto di lettura

SAN GIACOMO SEGNATE. Si sono conclusi i lavori di ristrutturazione di villa Arrigona. Lo splendido edificio seicentesco, realizzato dall’architetto Antonio Maria Viani, già al servizio dei Gonzaga di Mantova, era rimasto gravemente ferito dal terremoto del maggio 2012. Le scosse avevano colpito durante il prezioso bene culturale proprio pochi giorni prima che la proprietaria, la marchesa Maria Giuseppina Sordi, lo aprisse al pubblico inaugurando un agriturismo culturale, dopo aver concluso il restauro. Dichiarata inagibile in seguito al sisma, e avviata subito la pratica di richiesta fondi alla struttura commissariale della Regione, nel 2015 sono partiti i lavori di quello che è stato il cantiere più oneroso della ricostruzione del dopo terremoto, 5 milioni e 100mila euro, quasi del tutto coperti dalla Regione. Il progetto di restauro è stato condotto dallo studio di architettura Lorenzo e Nicola Sodano di Mantova e dagli ingegneri Di Vito di Roma e Berlucchi di Brescia.

«Un’opera importante - spiega l’architetto, ed ex sindaco di Mantova, Nicola Sodano - ha privilegiato l’aspetto antisismico dell’intera struttura e di tutte le pertinenze. Nel dettaglio, i lavori hanno riguardato il rifacimento e il consolidamento delle strutture portanti e dei solai, la ricostruzione delle volte e dei tetti, rendendo il tutto sicuro dal punto di vista sismico».

Gli affreschi, quasi tutti al piano terra, per fortuna sono sopravvissuti al terremoto. In ogni caso non potevano rientrare nel finanziamento, indirizzato solo al recupero delle parti statiche. Non rientrano nemmeno nell’attuale recupero le due chiesette e l’ex casa del medico a ridosso della provinciale 496, sottoposti a vincolo della Soprintendenza, per cui è ancora in corso la pratica di richiesta di contributi.

Il cantiere principale, comunque, è chiuso; ai primi di aprile si sono tenuti i collaudi, con esito positivo, dopodiché con ordinanza comunale è stata revocata la dichiarazione di inagibilità della villa. Ora, quindi, l’imponente villa, commissionata dal conte Pompeo Arrigoni, che l’aveva adibita a dimora signorile di campagna, abitata stagionalmente, potrebbe davvero aprirsi al pubblico, oltre che come struttura ricettiva, anche come sede di eventi culturali e manifestazioni. «Ho incontrato di recente la proprietaria, la marchesa Sordi e con lei abbiamo abbozzato alcune interessanti idee di collaborazione - ci spiega il sindaco Giuseppe Brandani - Certo, dobbiamo aspettare l’esito delle elezioni. In ogni caso penso che villa Arrigona sia il veicolo, per San Giacomo, su cui puntare per valorizzare il nostro territorio e attrarre turismo, perché è una villa magnifica, unica nel suo genere, in tutta la nostra provincia».

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