Pd tra mea culpa e riscatto a Pegognaga: «Il nostro passo indietro con l’obiettivo di vincere»
Il segretario Carra spiega in un’assemblea la rinuncia ad avere un candidato sindaco: «Errori e debolezze da trasformare in punti di forza»
Vittorio Negrelli
PEGOGNAGA. Hanno partecipato in tanti, la sera del 2 maggio, all’assemblea convocata dal circolo Pd di Pegognaga e rivolta a tutti i cittadini che il 3 marzo hanno partecipato alle elezioni primarie per la scelta del segretario nazionale. Il cosiddetto “Popolo delle primarie” (iscritti al Pd ma anche simpatizzanti e cittadini) era presente con un centinaio di persone, desiderose di comprendere il percorso che ha portato il gruppo dirigente ad assumere una decisione storica per Pegognaga, ossia il sostegno a un candidato (il civico Fulvio Renusi) non espresso direttamente dal partito, o da quella cultura politica che per decenni ha svolto un ruolo egemone.
«Abbiamo ricostruito l’alleanza partendo dalle nostre difficoltà e dalle nostre debolezze - ha ammesso nell’intervento introduttivo il segretario di circolo Marco Carra - l’esito di un percorso non è mai casuale, ma tiene inesorabilmente conto di quello che è accaduto e, in questi anni a Pegognaga, il Pd non è stato all’altezza della sfida del governo all’interno di un mutamento sociale che non ha risparmiato il nostro paese. Non mi sto riferendo a singoli provvedimenti o scelte positive compiute dall’amministrazione comunale, fermo restando che i ritardi accumulati sulla ricostruzione di scuole e teatro sono stati eccessivi; mi riferisco ad un rottura sentimentale tra la comunità pegognaghese ed il Pd. Non è un caso che lista e giunta non hanno e non avranno persone che in questi 5 anni hanno avuto responsabilità amministrative o politiche. Allora, per noi gruppo dirigente, è diventato fondamentale trasformare queste debolezze in punti di forza».
«Abbiamo compiuto numerosi passi indietro – ha ricostruito Carra – cedendo una quota rilevante di responsabilità politica ai nostri alleati civici, con la consapevolezza che a Pegognaga il centro-sinistra ha sempre vinto e anche in questa tornata elettorale ci aspettiamo che questa nuova composizione dell’alleanza ci conduca a ciò a cui il centrosinistra è sempre giunto, ossia alla vittoria. Attraverso questi passi indietro il Pd ha dimostrato umiltà, maturità. L’unità della coalizione è un valore fondamentale e siamo felici di averla realizzata. Ora condurremo una campagna elettorale all’attacco».
Il dibattito è stato ampio e articolato. Tutti gli interventi hanno inteso valorizzare il ruolo unitario svolto dal Pd quale precondizione per tornare a vincere.
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