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La piena del Secchia a livelli da record, a Mantova argini monitorati

Superlavoro di Aipo e protezione civile in tre Comuni. A Bondanello la quota cresciuta di 10 metri e mezzo. A consentire il deflusso, la concomitanza del livello non altissimo del Po, il fiume recettore che oggi all’idrometro di Borgoforte faceva segnare appena 30 centimetri sopra lo zero.

Francesco Romani
1 minuto di lettura

MANTOVA. La piena del fiume Secchia si rivela fra le più potenti degli ultimi anni. Alimentata da monte da un enorme volume d’acqua, si è distesa sull’asta del fiume nel tratto modenese, raggiungendo il colmo in serata nel mantovano, a Bondanello dove l’idrometro è schizzato a circa 10 metri e mezzo, a soli 150 centimetri dal record storico.

La pioggia caduta sugli Appennini ed in Emilia ha ingrossato tutti i fiumi della Bassa. Savio e Montone sono tracimati mentre il passaggio della piena su Panaro e Secchia a livelli di allerta 2 e 3 , il massimo, ha determinato l’evacuazione di una dozzina di famiglie, la chiusura delle scuole in tre paesi e lo stop ai principali ponti per 48 ore. Dati che da soli indicano la potenza di questo evento, fra i più imponenti degli ultimi decenni.

Nel Mantovano la situazione è stata tenuta sotto controllo dal personale dell’Aipo (Agenzia interregionale per il Po) assieme alla protezione civile intercomunale, guidata da Fabrizio Benzi, che con i propri mezzi ha perlustrato le arginature alla ricerca di possibili punti deboli, fessurazioni, sifonamenti in grado in poco tempo di creare situazione di insicurezza. Sino a stasera, 14 maggio, la piena era per fortuna transitata senza creare danni, ma solo l’allagamento delle golene aperte.

A consentire il deflusso, la concomitanza del livello non altissimo del Po, il fiume recettore che oggi all’idrometro di Borgoforte faceva segnare appena 30 centimetri sopra lo zero e della pulizia delle sponde arginali effettuate dall’Aipo contestualmente al rafforzamento delle curve sottoposte alla pressione della corrente, più veloce proprio per la mancanza di alberi nell’alveo.

Dalla giornata di oggi i livelli dovrebbero iniziare a scendere velocemente. Per questo i Comuni, pur allertati, non hanno disposto al momento evacuazioni dei residenti nelle golene, limitandosi a ribadire l’avviso di allerta che è arrivato dalla Protezione civile regionale.


 

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