La Provincia di Mantova blocca tutta la cartiera: stop a turbogas, produzione e test
Nuova diffida con sospensione immediata dell’esercizio degli impianti per aver iniziato a produrre senza permessi
Monica Viviani
MANTOVA. Stop immediato al turbogas, alla produzione di carta con relative emissioni in atmosfera, persino ai test sugli impianti e divieto di approvvigionarsi di altra carta da macero. Ha la pesantezza di un macigno la nuova diffida notificata ieri mattina (16 maggio) via Pec dalla Provincia a Pro-Gest. Un atto che di fatto blocca la cartiera fino a data da destinarsi. Annunciati dal presidente Beniamino Morselli in un’intervista pubblicata ieri dalla Gazzetta, in sostanza era questione di ore perché il settore Ambiente di Palazzo di Bagno prendesse provvedimenti alla luce del responso di Arpa sulla produzione non autorizzata (e a pieno regime) in corso da mesi. Quattro stop ad effetto immediato con l’azienda chiamata a fornire subito la documentazione tecnica necessaria a provare che sono stati rispettati.
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Stop al turbogas
Viene disposta l’immediata sospensione dell’esercizio dell’impianto di produzione di energia termica ed elettrica da fonti convenzionali (in termini tecnici Cte). Il motivo: è stato realizzato diversamente da quanto previsto nell’autorizzazione unica rilasciata nel 2017 ed è anche oggetto di un’istanza di modifica presentata dalla stessa cartiera non ancora autorizzata. «Pertanto - si legge nella diffida - non poteva essere posto in esercizio». In sostanza sono state realizzate in anticipo le modifiche all’impianto chieste dall’azienda in vista del raddoppio produttivo non ancora concesso. Ad accorgersene alla fine della scorsa estate era stata la stessa Provincia nel corso di uno dei sopralluoghi effettuati nell’ambito dal procedimento autorizzatorio unico previsto per i progetti sottoposti a Valutazione di impatto ambientale (Via): da qui la prima diffida e quel tavolo tecnico con azienda e Arpa che il 29 settembre aveva fissato gli step per il collaudo degli impianti preliminare alla messa in esercizio. Gli aggiornamenti settimanali sui test di Pro-Gest non hanno mancato un appuntamento dal 1° ottobre al 14 aprile: peccato però che da gennaio, secondo quanto rilevato da Arpa nei giorni scorsi, l’azienda stesse in realtà già producendo. Non solo. Per avviare il turbogas, Zago avrebbe dovuto comunicare la fine lavori e attendere uno specifico sopralluogo della Provincia volto a verificare la conformità tra quanto prescritto dall’Aia 2017 e quanto realizzato. Cosa mai avvenuta e il cui esito comunque, alla luce delle difformità riscontrate, sarebbe stato negativo.
Stop all’impianto carta
La seconda “immediata sospensione” è per l’impianto di produzione carta con le relative emissioni in atmosfera in quanto «posto illegittimamente in esercizio senza aver adempiuto alle condizioni e prescrizioni previste». Tradotto: Pro-Gest ha iniziato a produrre carta (per un totale di 55.887 tonnellate dal 1° gennaio al 16 aprile secondo quanto appurato da Arpa) senza aver trasmesso né la preventiva comunicazione di attivazione dell’installazione, né la comunicazione di messa in esercizio (a Provincia, Comune, Arpa, Ats e vigili del fuoco) con almeno 15 giorni di preavviso così come previsto dal Codice dell’Ambiente.
Stop ai test
Il verbale del tavolo tecnico, con cui il 25 settembre vennero concordate le fasi di collaudo sugli impianti, è stato revocato visto quella che viene definita «la condotta abusiva» tenuta dalla ditta rispetto a quanto autorizzato e pattuito con gli enti. I test che risultano ad oggi da completare vengono quindi a loro volta sospesi. Pro-Gest potrà presentare un’eventuale nuova proposta tecnica con tanto di dettagliato cronoprogramma per il completamento dei soli collaudi funzionali degli impianti. Poi starà alla Provincia decidere nel merito.
Stop carta da macero
Nel caso ce ne fosse bisogno, è scattato anche l’immediato divieto di ritiro nello stabilimento di viale Poggio Reale di ulteriore carta da macero «sino all’avvenuta conformazione dell’attività rispetto a quanto prescritto e previsto dai provvedimenti autorizzativi». —
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