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Mantova, il cibo cattivo dei nonni: un premio Pulitzer sorprende il Bibiena

Deborah Blum smitizza il mangiare del passato: era veleno. «La sicurezza alimentare è una scoperta degli ultimi anni»

Barbara Rodella
1 minuto di lettura

MANTOVA. «Il cibo sulle tavole delle famiglie del 1800 era più sano di quello di oggi? Assolutamente no. La gente mangiava del veleno. Tornare a quegli standard è da evitare: non c’era una legislazione sul controllo alimentare e mancava il concetto di sicurezza dei cibi. Spazio quindi alla formaldeide a al borace. Oggi? Ci sono stati molti miglioramenti anche se c’è ancora molto da fare». A parlare è la giornalista premio Pulitzer, Deborah Blum, autrice del libro “Poison Squad” applauditissima ieri in un teatro Bibiena gremito nel giorno di chiusura del Food & Science Festival.

Food&Science, il premio Pulitzer Deborah Bloom al Bibiena



Parole chiave del suo racconto che analizza come cambia la sicurezza alimentare dal 1800 alla società contemporanea: scandalo e corruzione. «Nei miei libri – esordisce il premio Pulitzer – cancello la mitologia romantica del cibo del diciannovesimo secolo caratterizzata dal pane appena sfornato, dal latte appena munto e dalla carne naturale». La Blum inizia con l’esempio dei dolciumi. «Nell’800 non c’era il concetto di ispezione e i coloranti, contenenti metalli pesanti come cromo e piombo, non erano regolamentati. La prima legge arriva in Inghilterra nel 1860 dopo la morte di diversi bimbi mentre gli Stati Uniti sembrano allergici alle regolamentazioni».

Il 19simo secolo, continua la giornalista, diventa un paradiso per le aziende che potevano inserire nei prodotti ciò che volevano senza l’obbligo di descrivere il contenuto nelle etichette. E col caffè non va meglio. Nella confezione si trova di tutto: l’ingrediente più comune è la cicoria, seguono segatura, corde sbriciolate e anche resti di ossa.

Quando la gente inizia a capire, ecco il boom dei chicchi di caffè ma anche qui via libera a cera, fango, argilla e sporcizia. Il latte? Veniva annacquato e se diventava troppo blu tornava in fabbrica per essere ricolorato col gesso. Senza refrigerazione marciva velocemente, ecco che in aiuto arrivava la formaldeide che copriva col suo gusto dolce il sapore del marcio.

I pentoloni sono stati scoperchiati tra il 1880 e il 1890. L’allarme, in Usa, è partito dalle donne che prima ancora di votare hanno manifestato per chiedere cibo migliore. La legislazione cambia nel 1902. A dare la svolta l’esperimento Poison Squad su un gruppo di ventenni. —

Barbara Rodella
 

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