Commercio, ciclabili, frazioni: San Giorgio Bigarello guarda al futuro
Luisi: «Tutelare lavoratori, giovani e anziani». Morselli: «Proseguire la crescita». Guastalla: «Nuovo palasport e Carpaneta». Bordini: «Sviluppo ecologico»
Francesco Romani
SAN GIORGIO BIGARELLO. Un Comune nuovo, che per la prima volta va al voto dopo la fusione fra San Giorgio e Bigarello e che guarda al proprio futuro nella consapevolezza di avere una lunga strada davanti per costruire una comunità coesa. E il mandato del primo sindaco sarà essenziale.
«La nostra lista Benessere - spiega il candidato sindaco Pier Luigi Luisi, 47enne, insegnante - è di sinistra e parte proprio dall’idea di far stare meglio i cittadini, tutelandoli sino in fondo anche da eventi esterni, come la cartiera Pro-Gest». «La nostra area è il centrodestra - spiega invece Giuliano Guastalla, 64enne, ex bancario - Una caratterizzazione politica che significa ovunque buona amministrazione». Per il sindaco uscente, Beniamino Morselli, «la nostra lista “Insieme” significa anche nel nome l’idea di fusione. Non partiamo da zero, ma assieme ai cittadini vogliamo proseguire la crescita». «Per noi - conclude Paolo Bordini, 40enne ingegnere ambientale a guida della lista 5Stelle -è importante pensare ad uno sviluppo ecosostenibile».
Le 4 liste pur trattando ovviamente temi simili, si differenziano sulle risposte da dare. «Noi puntiamo ad una decisa svolta nel campo dei rifiuti - prosegue Bordini - sul riciclo, le casette dell’acqua frazionali. Vogliamo liberare la mobilità con una rete di ciclabili che possano anche fare da volano per il turismo. Lanceremo spazi per accompagnare i giovani a raccogliere fondi e aprire imprese locali, lottando contro la disoccupazione».
Per Morselli la fusione «ha liberato risorse che saranno reinvestite per i cittadini. Proseguendo nella raccolta differenziata, oggi oltre l’85% e fiore all’occhiello in Regione, abbattendo i consumi energetici, realizzando le connessioni con le frazioni. Portando sviluppo, ma senza consumo di suolo, dicendo stop alle cementificazioni e riutilizzando invece l’esistente, valorizzando l’associazionismo. Proseguendo nell’opera di miglioramento della sicurezza».
Giuliano Guastalla pensa «ad un nuovo Palasport che si affianchi alle strutture esistenti e a rilanciare la Carpaneta come centro di agricoltura fondata sull’etica. Ma vanno valorizzate le frazioni, alle quali dedicheremo un assessorato. Così come anziani e giovani, che devono dialogare in un clima di ritrovata tranquillità e sicurezza».
Infine Luisi per il quale «non si deve essere sobborgo di Mantova. Lanceremo una bio-bottega comunale itinerante per contrastare la chiusura dei negozi di vicinato e pensiamo ad un consiglio stabile dove dar spazio alle frazioni, a baby sitter e badanti comunali per liberare il tempo alle famiglie e alle donne rilanciando il tempo prolungato a scuola». E la prospettiva di grande Mantova? Per Bordini è la strada giusta, gli altri tre frenano: «Prima facciamo una grande San Giorgio Bigarello» dicono.
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