Giorgetti da Mantova lancia un ultimatum al governo: "Dopo le elezioni o si lavora o si va a casa"
Il sottosegretario leghista impegnato in un tour elettorale nel Mantovano manda un segnale chiaro
SUZZARA. Il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti non fa passi indietro. «Mi sembra una tempesta in un bicchier d'acqua», ha replicato alle critiche alla sua intervista alla stampa e in particolare al presidente del Consiglio che mettere in dubbio la sua imparzialità è gravissimo. «Il premier è indicato dai 5 stelle. Non è mica un'offesa» ha aggiunto spiegando che «non è una cosa negativa». «Il presidente della Repubblica è super partes. Ciascuno di noi - ha sottolineato - rappresenta qualcuno».
Alla domanda se non considera che il clima litigioso non danneggi il Paese, Giorgetti ha risposto «è questo il senso della mia intervista. Sarebbe il caso di smettere di creare turbamento. Speriamo che finisca prima possibile questo clima da campagna elettorale».
Ma Giorgetti al bar Agorà di via Zonta a Suzzara evidenzia di nuovo lo stesso concetto. E da Mantova lancia una sorta di ultimatum al governo: «Per stare al governo serve pazienza e moderazione. Noi pazientiamo, sopportiamo ma dal 26 maggio, finita la campagna elettorale, o ci si mette a lavorare seriamente con affiatamento oppure ognuno a casa sua. Senza polemica», ha detto prima di proseguire il tour in direzione Porto Mantovano.
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