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Traffico, ciclabili, occupazione: nei tre programmi la Suzzara che verrà

Per Ongari: «Serve proseguire nei progetti condivisi dai cittadini». Rosselli: «Puntiamo ad ambiente e democrazia». Melli: «Cambiare per migliorare»

Francesco Romani
2 minuti di lettura
I tre candidati: Stefano Rosselli, Maria Luisa Melli ed Ivan Ongari 

SUZZARA. Il dibattito è nel salotto di Stefano Rosselli. Il candidato del Movimento 5Stelle è appena stato dimesso dall’ospedale ma non si sottrae al momento di confronto. Maria Luisa Melli ed Ivan Ongari, gli altri due candidati, accettano con spirito cavalleresco. È il segno che nella città di Suzzara la politica ed il parlare ai cittadini sono ancora cose importanti in un quadro di lealtà e rispetto. Uniti dalla profonda conoscenza della realtà locale. Ongari, appoggiato dalle liste di centrosinistra, è il sindaco uscente; la Melli, sostenuta da Suzzara civica e dalle liste di centrodestra è consigliere d’opposizione come pure Rosselli per i 5Stelle.

«In quali temi ci differenziamo? Per noi il fil rouge è la vivibilità, la sostenibilità ambientale partendo dalla democrazia diretta e dalla partecipazione attiva - attacca Rosselli -. Quando diciamo vivibilità pensiamo ad una mobilità sostenibile, incrementando e collegando fra loro la rete delle ciclabili. Pensiamo al decoro urbano, al tema dei rifiuti il cui ciclo deve diventare virtuoso con un centro dei riuso. La democrazia poi è nel nostro Dna come 5Stelle. Il nostro programma è stato costruito giorno per giorno con i cittadini nell’arco di 5 anni. E proporremmo i question time, la consulta dei quartieri, il bilancio partecipato, il consiglio comunale degli studenti».

Per Ongari serve partire da quanto positivamente costruito da questa amministrazione e guardare avanti. «Più che le parole e le promesse, per noi valgono i fatti. E i nostro progetti, condivisi con i cittadini, includono ad esempio lo sviluppo del polo culturale attorno al teatro Guido, l’aumento del verde e del decoro delle piazze, la soluzione delle criticità generate dalle lottizzazioni incompiute. Più servizi nei quartieri della sicurezza».

Maria Teresa Melli punta ad una svolta decisa. «I problemi della città sono tanti - spiega -. E sono il segno del fallimento delle ultime amministrazioni, incapaci di dare risposte a problemi veri, dai più grandi ai minori. Esempi? Per la lotta alle nutrie non si sono chiesti i fondi alla Provincia, per la Galleria del Premio quelli regionali. Noi siamo convinti che solo con un deciso ricambio della classe dirigente, ormai fossilizzata da decenni di potere, si potrà avere un cambio di passo e togliere Suzzara dal suo isolamento».

Uno dei punti più sentiti dai cittadini, nella è quello della mobilità e del traffico. «Per liberare i quartieri dalla morsa del traffico serve ripensare la viabilità nel suo complesso - dice Rosselli -. Una revisione che va fatta assieme alle categorie, ai cittadini». «Noi pensiamo a migliorare la viabilità con una nuova rotatoria in via Allende, riqualificando la strada per Pegognaga che sino alla costruzione della Cispadana - ricorda Ongari - resterà una sorta di trasversale lombardo-emiliana. Infine abbiamo promosso il progetto di una “ciclo-metropolitana” con circuiti cittadini in bici».

«Basta pensare al dietro front di Viale Nievo - accusa la Melli - per avere la prova dell’incapacità di questa amministrazione di leggere i bisogni dei cittadini». Altro tema forte è lo sviluppo industriale, oggi trainato dalla presenza di realtà nazionali come Iveco e Bondioli & Pavesi. «Noi abbiamo detto sì al nuovo scalo ferroviario, che porterà via Tir dalle strade. Ma siamo anche consapevoli che il mondo sta cambiando e il futuro sarà sempre più terziario. Per affrontare i futuro pensiamo ad un tavolo permanente dell’economia». «Lo sviluppo passa sempre più dalla logistica - spiega Ongari - e il raccordo ferroviario potrà portare un nuovo sviluppo come accadde oltre un secolo fa con le prime ferrovie».

«L’ampliamento produttivo di Motteggiana a discapito di Suzzara, dove in cinque anni non sono praticamente arrivate aziende - conclude la Melli - è la prova della scarsa attrattività della città, la cui classe politica non ha saputo dare risposte. Come anche in agricoltura». Suzzara deve fare nel prossimo mandato Unioni o fusioni? Per Rosselli no: «Serve invece ragionare in termini sovracomunali su tanti temi, come ad esempio la gestione della cultura, le ciclabili». «Serve riallacciare i rapporti con Motteggiana dopo la loro mancata fusione - dice Ongari -. Ragionando su quale formula sia migliore per entrambe i partner». «Noi diciamo no alle fusioni - dice la Melli - Motteggiana deve preservare la sua identità. Suzzara pure».

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