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Domenica di elezioni europee e comunali: 323mila mantovani al voto

Ecco i numeri e le regole della domenica elettorale: nella nostra provincia si rinnovano 38 amministrazioni. Vietati i telefonini nei seggi, chi ha perso la scheda può ritirarla negli uffici dei comuni

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MANTOVA. Sono 323.030 i mantovani chiamati alle urne per le elezioni Europee. La metà di questi, 160.791 riceverà anche la scheda delle Comunali, consultazione che si tiene in 38 Comuni per l’elezione diretta del sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale. Le sezioni elettorali coinvolte sono 375, delle quali 160 anche per le amministrative. Le operazioni di voto inizieranno alle  7 e termineranno alle 23. Subito dopo inizierà lo spoglio per le europee. Lo scrutinio delle Comunali invece partirà alle 14 di lunedì 27 e si concluderà con la proclamazione dei sindaci.

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I CANDIDATI

Da eleggere, 20 rappresentanti della Circoscrizione Nord Ovest per le Europee. Nelle liste si presentano 6 candidati mantovani. Per l’elezione dei 38 sindaci si sono presentati invece 93 candidati e 103 liste di sostegno. I posti a disposizione sono 478, considerando i 440 consiglieri da eleggere. Altri 41 candidati si sono presentati per eleggere i 12 consiglieri dei “Municipi”, gli organismi previsti nei due Comuni recentemente fusi e che vanno al voto, San Giorgio Bigarello e Sermide e Felonica.

le europee

Agli elettori sarà consegnata una scheda grigia con le 16 liste presentate. Barrando il simbolo si esprime il voto per la lista corrispondente. Si possono esprimere sino a tre preferenze di due generi diversi (due donne e un uomo, due uomini una donna). Basta indicare il cognome o nome e cognome in caso di omonimia.

LE COMUNALI

La gran parte dei Comuni è di dimensioni medio piccole, sotto i 15mila abitanti. In quasi la metà, 18, si eleggeranno 10 consiglieri e in altre 15 il numero sale a 12. In 3 il consiglio comunale passa a 16 membri. Per esprimere il voto basta tracciare un segno sul candidato sindaco o la sua lista. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità si torna a votare dopo due settimane fra i due più votati a pari merito. Sotto i 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza, scrivendo il cognome del prescelto. Nei comuni più grandi le preferenze che si possono esprimere sono due, che devono essere di genere diverso (uomo-donna o viceversa). In caso contrario, sarà annullato il secondo nome.

Suzzara e Porto

Negli unici due comuni dove la cui popolazione supera i 15mila abitanti, si vota con il doppio turno. Il ballottaggio fra i due candidati più votati se nessun candidato sindaco supera il 50% dei voti si terrà il 9 giugno. Si può votare in più modi: solo il candidato sindaco (segno sul suo nome), solo la lista (segno sulla lista) oppure anche un candidato e una lista collegata ad un altro (voto disgiunto). Si possono esprimere infine due preferenze (di genere diverso), di candidati appartenenti però alla stessa lista.

Ci si deve recare al seggio elettorale con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. In caso di smarrimento, deterioramento, esaurimento degli spazi, la tessera si rinnova agli uffici elettorali del comune di residenza che restano aperti per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle 7 alle 23. Dal 2008 "Nelle consultazioni elettorali o referendarie è vietato introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini". Il cellulare dev’essere consegnato ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Sono previste sanzioni per coloro i quali non si attengono a tale disposizione. In caso di errore, l’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda e votare.

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