Elezioni comunali nel Mantovano, i fantastici quattro con meno di 35 anni: «Giovani sindaci ma con idee chiare»
Pasquali: «Mi sono sentito come Davide contro Golia». Ficicchia: «L’avventura è cominciata a 17 anni nella Lega»
Sabrina Pinardi
MANTOVA. Giovani sì, ma con le idee chiare. E pure con una buona dose di esperienza. Insomma, talenti precoci. Sono quattro i sindaci under 35 che l’hanno spuntata contro candidati più maturi: Marco Pasquali (26 anni, neo sindaco di Sabbioneta), Mattia Cortesi (28 anni, Roverbella), Pietro Bortolotti (32 anni, Dosolo) e Nicolò Ficicchia (30 anni, Canneto sull’Oglio). Non ce l’ha fatta, invece, per cinquanta voti, il più giovane di tutti: Andrea Castelletti, 25 anni, che si è scontrato con Germano Bignotti a Solferino.
Per Pasquali, il richiamo della politica si è fatto sentire cinque anni fa, alle scorse amministrative: «Mi hanno appassionato i temi caldi e i dibattiti della politica locale e ho deciso di avvicinarmi alla sezione locale della Lega». Una Lega che l’ha sostenuto a livello locale ma non a livello provinciale, preferendo il sostegno alla compagine guidata da Werther Gorni. Laureato in lettere moderne con una tesi sugli Statuti di Sabbioneta e ancora studente per concludere la magistrale, Pasquali lavora come operaio in una fabbrica che trasforma i pomodori. L’obiettivo è diventare insegnante, ma intanto si dà da fare.
Quando è stato eletto si è sentito come Davide che ha battuto Golia: «Eravamo soli contro tutti: contro un sindaco uscente, con la forza di un mandato, e contro l’altra lista sostenuta dai partiti del centrodestra. Loro avevamo i simboli che hanno stravinto alle europee, ma gli lettori hanno preferito noi. Sono giovane, ma ho fatto le mie esperienze, sono conosciuto e ho una squadra affidabile e molto variegata». Qualcuno già lo paragona a Gianni Fava: «Lo prendo come un complimento, Gianni è un amico dal quale ho imparato molto».
Ha due anni in più Mattia Cortesi, ragioniere in Comune a Redondesco, che, a sorpresa, ha battuto Antonella Annibaletti. «Ho cominciato a fare politica a 16 anni. Anzi, facciamo un passo indietro, al mio percorso all’interno del gruppo scout, cominciato a 8 anni. Un percorso che mi ha permesso di maturare il senso di comunità». A 16 anni l’ingresso nel circolo locale di Alleanza Nazionale, poi, nel 2009, a 18 anni, la candidatura a consigliere per il Popolo della Libertà. «Ho avuto tre figure di riferimento importanti: il mio grande amico, che non c’è più, Angelo Cassini, ex segretario di circolo, e gli amici e maestri Carlo Maccari e Alessandro Beduschi» prosegue Cortesi, che nel mandato appena concluso era consigliere di minoranza. Il segreto di questa vittoria? «Il mio gruppo è nato sul territorio, da sensibilità differenti. Il mio punto di forza è stata la squadra».
Merito della squadra «al 100%» anche per Ficicchia, 30 anni, che a Canneto ha battuto contro i pronostici Raffaella Zecchina. «L’avventura è cominciata a 17 anni. Mi sono avvicinato alla politica per passione e da allora sono nella Lega». Alle scorse amministrative si era candidato con una lista che andò in minoranza, poi quest’anno il grande salto alla guida di una civica appoggiata dal centrodestra. Insegnante di italiano allo Strozzi di Palidano e al Falcone di Asola, ieri è stato festeggiato dai suoi alunni: «Mi ha fatto molto piacere. E ai giovani consiglio di interessarsi di politica e amministrazione, per il loro futuro».
Fa il commercialista l’altro giovane del gruppo: Pietro Bortolotti, 32 anni. Giovane, eppure in amministrazione da una decina d’anni. «Mi chiesero di partecipare alle elezioni al primo mandato di Vincenzo Madeo. Entrai come consigliere, ma poi mi affidarono la delega alle politiche di bilancio. Allora studiavo economia a Parma e subito mi appassionai di finanza pubblica locale. Cinque anni fa, poi, sono stato confermato come assessore alle politiche di bilancio e sociali».
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