Accuse sul nuovo magazzino: «Il Comune ha sprecato soldi»
La minoranza contesta l’acquisto dell’immobile inaugurato sabato scorso. «Spese risorse per bonificare un edificio dai veleni, non si poteva usare quello?»
Rita Lafelli
RODIGO. Edificio strategico, o inutile sperpero di denaro? Il nuovo magazzino comunale di Rivalta, acquistato nel 2018 all’asta per 134mila euro e inaugurato sabato, divide maggioranza ed opposizione.
Ad accendere la miccia, il consigliere di minoranza Maurizio Bulgarelli: «Il nuovo deposito, comprato poco prima che terminasse il mandato della precedente amministrazione, era stato presentato dell’ex sindaco Gianni Chizzoni come un grande affare, ma in realtà è uno spreco di risorse pubbliche – accusa –.Il Comune, oltre a disporre di un magazzino a Rodigo, è destinato a entrare in possesso di un altro capannone, sequestrato undici anni fa a Rivalta».
Bulgarelli si riferisce al famigerato edificio in cui, nel 2008, durante un blitz della Guardia di Finanza, furono rinvenuti 644 bidoni contenenti dimetilformammide, un pericoloso solvente tossico.. L’edificio, di proprietà di un privato che lo aveva affittato ad una società, fu posto sotto sequestro ed entrò in un filone d’inchiesta più ampio. Negli anni il dossier passò dalla Procura a quella di Verona per poi approdare a Santa Maria Capua Vetere (Caserta). «Nel frattempo il Comune ha bonificato il magazzino a proprie spese – sostiene Bulgarelli – e ad oggi non ha ancora ottenuto dalla Regione il rimborso, poiché a Milano attendono di ricevere il rendiconto delle spese. La giunta non si adopera neppure per far dissequestrare l’immobile, che di diritto spetta al Comune. Paradossalmente si è preferito acquistare un nuovo deposito, investendo denaro pubblico che avrebbe potuto essere speso per completare il teatro Verdi. Mi chiedo quale logica stiano seguendo gli amministratori. Prima o poi l’edificio bonificato passerà al municipio, che a quel punto si troverà ad avere tre magazzini. Cosa ne farà?».
L’ex sindaco Chizzoni smonta tutte le accuse: «Per bonificare il capannone sotto sequestro abbiamo impiegato denaro della Regione, non risorse del Comune. L’amministrazione di Rodigo è solo custode dell’edificio. Quando le indagini saranno concluse, il magazzino potrebbe tornare nelle mani del proprietario, qualora fosse disponibile a rimborsare le spese di bonifica, oppure passare alla Regione, che ha sostenuto i costi del risanamento». Da qui la decisione di comprare all’asta l’immobile di via Ferrari: «Abbiamo fatto un ottimo affare – ribadisce Chizzoni – ora abbiamo spazio per tutti i veicoli e gli strumenti che il Comune usa per gestire in autonomia i servizi essenziali e possiamo ospitare anche le attrezzature della Protezione civile e della Pro Loco. Inoltre risparmiamo circa mille euro al mese di carburante, poiché i mezzi usati a Rivalta non devono più fare la spola tra Rodigo e la frazione rivierasca».
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