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Gasolio e serbatoio confiscati a Transfilm: accordo e caso chiuso

Dopo una serie di ricorsi il Comune propone una transazione. E restituisce 26mila litri di nafta all’azienda di trasporti

Daniela Marchi
1 minuto di lettura

CASTEL GOFFREDO. Confisca del serbatoio e del carburante: il Comune ha deciso di chiudere il contenzioso con la Transfilm con un accordo e di interrompere quindi la sequela di ricorsi e controricorsi in atto da due anni.. La vicenda risale al settembre 2017: dopo una denuncia, tra l’altro partita dall’interno, la Guardia di finanza aveva contestato all’azienda di trasporto Transfilm delle irregolarità nell’utilizzo del gasolio industriale. Ovvero: secondo le Fiamme gialle, l’azienda avrebbe fornito il gasolio non solo ai propri mezzi in uso ai dipendenti, ma anche a privati, per esempio i padroncini che collaboravano con la ditta. Cosa vietata perché costituisce concorrenza sleale rispetto ai rivenditori ufficiali.


La contestazione della Finanza venne girata al Comune di Castel Goffredo - allora retto dall’amministrazione Posenato - che con un’ordinanza dispose la confisca del serbatoio e dei 26.500 litri che vi erano contenuti.

Come spesso avviene, da quell’atto scaturì una serie di procedimenti giudiziari. La ditta fece ricorso al Tar e il Comune decise di contrastare la richiesta; il tribunale dichiarò inammissibile il ricorso per carenza di giurisdizione. La palla passò al tribunale ordinario e il giudice annullò l’ordinanza, ma solo in merito alla confisca delle sole attrezzature, confermando tutto il resto.

La Transfilm allora impugnò la sentenza con un nuovo ricorso davanti alla Corte di Appello di Brescia, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza e la condanna dell’amministrazione al pagamento delle spese legali di ambedue i gradi di giudizio e il marzo scorso presentò pure richiesta di risarcimento di tutti i danni subiti in seguito alla confisca (il carburante tra l’altro è ancora nella disponibilità del Comune).

A questo punto, la nuova giunta Prignaca ha deciso di porre fine alla questione, proponendo un accordo, una transazione con la Transfilm, che ha accettato.

Come si legge nella delibera di giunta: «L’ente ha interesse a evitare il contenzioso pendente» evitando quindi di sobbarcarsi ulteriori spese legali, magari doppie, in caso l’ordinanza venisse annullata.

«I tempi della giustizia sono infiniti e incerti - commenta pure il sindaco Achille Prignaca - Riteniamo inoltre che l’azienda abbia già pagato abbastanza».

La transazione comporta che la ditta rinunci al ricorso; in cambio il Comune disporrà una sanzione, ma annullerà l’ordinanza e restituirà il gasolio.

 

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