MANTOVA. «Il coraggio di mettersi in gioco». Stefano Rossi è ormai pronto a iniziare il percorso verso la candidatura a sindaco. Non lo dice esplicitamente, ma nella pagina di Facebook che il potenziale esponente indipendente (ma perfettamente in linea con Matteo Salvini e la Lega) ha aperto ieri, i primi messaggi postati sono piuttosto chiari.
Sia chiaro. Questo potrebbe essere anche il programma di un’associazione di volontariato che vuole semplicemente avanzare proposte (opere pubbliche, politiche culturali, progetti vari) alle forze politiche o al pubblico dibattito.
Ma non si può ignorare che Rossi è il nome che, negli ambienti leghisti e del centrodestra, gira da settimane come quello di un potenziale candidato sindaco da contrapporre alla più che probabile candidatura di Mattia Palazzi per il centrosinistra.
Rossi, inoltre, cerca volontari. «Cerco giovani che abbiano voglia di portare delle idee nuove, dei loro progetti che possano far crescere finalmente la nostra città, che siano liberi di esprimere tutta la loro creatività e la loro voglia di futuro – scrive sulla pagina di Facebook – per diventare protagonisti attivi della nostra Mantova».
Sembra il primo passo verso una sorta di “squadra del candidato” un po’ come fece lo stesso Palazzi, cinque anni fa, creando il gruppo che sarebbe diventato l’embrione della lista gialla.
Non a caso, Rossi pubblica anche l’articolo della Gazzetta in cui si parla di Lombardia Ideale, formazione civica fondata da Attilio Fontana. Potrebbe essere la sua lista, nel 2020.