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«Giunta non regolare»: Pasquali sotto accusa a Sabbioneta

La denuncia dei consiglieri d'opposizione dopo la nomina di due assessori e l'assegnazione delle deleghe

Roberto Marchini
1 minuto di lettura

SABBIONETA. I consiglieri di minoranza di Sabbioneta Claudio Lodi Rizzini, Aldo Vincenzi e Lorena Ghezzi (subentrata a Werther Gorni dopo la rinuncia di quest’ultimo), sollevano dubbi sui primi atti del sindaco Marco Pasquali in merito alla nomina di due assessori e alla assegnazione delle deleghe.

«La nomina di un assessore esterno (Martina Bongiovanni, ndr) già candidato e risultato non eletto nella recente consultazione amministrativa – spiegano all’unisono – vìola lo statuto comunale. Evidentemente il sindaco conosce il problema e all’ordine del giorno del primo consiglio comunale propone la modifica proprio di quell’articolo, solo di quell’articolo. Invece di migliorare l’intero statuto, il neosindaco, con a fianco Vittoriano Razzini, annunciato capogruppo, elabora una norma ad personam per consentirgli di avere una seconda donna in giunta, pescandola tra l’unica sua candidata non eletta, invece che tra una esterna. Rimane il problema di legittimità dell’atto di nomina, non sanabile retroattivamente».

Non è finita: «L’assessore con deleghe a Lavori pubblici, Urbanistica ed Edilizia (Maja Angiolino, ndr) è un imprenditore edile di Sabbioneta e pertanto l’attività che svolgerà non si potrà definire strettamente professionale, per quanto seria e competente, ed una valutazione sull’opportunità della nomina è quantomeno doverosa».

Infine, concludono i consiglieri, «apprendiamo che il sindaco avrebbe anche conferito degli incarichi e deleghe a singoli consiglieri di maggioranza, ma anche tale facoltà non è consentita dallo statuto. Inoltre alcune funzioni delegate ai consiglieri si sovrappongono a quelle conferite agli assessori: si aggiunga che ad un consigliere di professione geometra risulterebbe delegata la materia urbanistica e ciò creerebbe problemi». 

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