Primi mal di pancia nella maggioranza: vicesindaco nel mirino
Cantoni (Sinistra per Suzzara): «Una scelta centrista». La Cavaletti a capo del consiglio. Critiche perché si è votata
Mauro Pinotti
SUZZARA. Non era serata di interventi per interrogazioni, interpellanze, mozioni, o per approvare bilanci o convenzioni. Il primo consiglio comunale di Suzzara, l’altra sera, avrebbe dovuto semplicemente ratificare la convalida degli eletti, vedere il giuramento di un emozionato sindaco, eleggere presidente del consiglio e vicepresidente. . Ma le sorprese, a partire dalla comunicazione dei consiglieri Maria Luisa Melli e Michele Zanardi di abbandonare “Suzzara Civica” per entrare nel gruppo misto pur collaborando con la coalizione di centrodestra, non sono mancate. Andrea Cantoni, capogruppo di “La Sinistra per Suzzara” nel suo perentorio intervento che ha ammutolito l’aula, ha lanciato una bordata al sindaco Ivan Ongari per aver nominato Tazio Tirelli vicesindaco, esponente di “Suzzara Futura”. Nulla di personale nei confronti dello stesso Tirelli ma solo critico sulla scelta politica.
«Qui dai banchi della maggioranza poiché la scelta della Sinistra di sostenere Ongari si è dimostrata vincente per fermare a Suzzara la marea montante delle destre – ha esordito Cantoni – prendiamo atto degli assessori nominati da Ivan. Siamo invece a eccepire in modo fortemente critico la scelta con cui è stata conferita la carica di vicesindaco che riteniamo di spiccato valore politico. Un gesto che rischia di dare un segnale chiarissimo anche all’esterno, su cui non possiamo che dissentire, rispetto ad eventuali scelte di indirizzo politico futuro. Speriamo quindi che queste sensazioni vengano smentite dalle azioni prossime della giunta, poiché come lista restiamo intenzionati a costruire franche e dialoganti relazioni».
Altra questione rilevata da tutta la minoranza la votazione per l’elezione del presidente del consiglio: 17 presenti, 17 voti. Silvia Cavaletti, poi eletta alla presidenza del consiglio si è autovotata e ha giustificato la sua espressione dicendo che “voleva evitare quanto avvenuto nella passata legislatura” quando Aldo Davide Vecchia, per non essersi votato aveva perso la poltrona di presidente del consiglio a favore di Federica Binacchi. «Eravamo tutti d’accordo sull’elezione di Silvia – ha detto la Melli – Avrebbe potuto avere la decenza, quantomeno di astenersi» . .
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