Muro di erba e vetrine vuote Via Ariosto resta un deserto
Ad amplificare l’abbandono della piazza è la riqualificazione di Valletta Valsecchi Palazzi: «I privati abbassino gli affitti». E il biciclettaio si prende un nuovo spazio
Igor Cipollina
Le vetrine spoglie riflettono l’immagine di chi si specchia nel vuoto e, alle spalle, il muro d’erba tenace che s’è preso lo spiazzo. È qui, nella piazzetta commerciale di via Ariosto, con la sua scia di negozi sfitti, che s’inceppa il sorriso di Valletta Valsecchi, quartiere che sta conoscendo una piccola, grande rinascita. A partire dal rammendo delle relazioni di vicinato, a lungo naufragate contro lo scoglio della diffidenza, la ludoteca per i bambini, gli asfalti e le rotonde nuovi, la tinta della scuola elementare, il richiamo dell’associazione Colibrì, che ha aperto la sua sede al grappolo di realtà e attivisti senza più l’approdo del centro Bruno Cavalletto di via Tezze. L’entusiasmo del circolo Arci Fuzzy e l’impegno del comitato di quartiere. È anche questa vivacità, che attraversa Valetta Valsecchi come una corrente, a far risaltare il vuoto della piazzetta di via Ariosto, che del quartiere sarebbe l’ombelico ideale.
Non è bastato lo sfalcio dei volontari che in maggio hanno riproposto la festa ViVi Valletta Valsecchi: la primavera piovosa ha reso l’erba lesta e ostinata. Il proprietario dello spiazzo possiede anche alcune vetrine sotto il portico, altre sei appartengono all’Inail e, in angolo, ce ne sono tre di un privato non mantovano. «Il proprietario ideale, è venuto incontro alle mie esigenze» assicura, a proposito del forestiero, Fausto Ferrari della Ciclofficina Errante, subentrato quindici mesi fa ad Atala.
È un entusiasta Ferrari, che al mattino continua l’attività itinerante e il pomeriggio sta in bottega. Talmente appassionato del mestiere che ha affittato il negozio a fianco per farne uno spazio interattivo dedicato alla bicicletta. Per terra s’indovinano le tracce della futura pista, dove sarà possibile provare le bici, in un angolo verrà allestita una biblioteca a tema e ci sarà pure un’officina aperta dove si terranno dei corsi per la manutenzione fai da te. Lo spazio sarà anche a disposizione di associazioni e cicloturisti per conferenze e racconti di viaggio. Di più: Ferrari vorrebbe chiedere a Comune e Aster di mettergli a disposizione una ventina di vecchie Bicincittà (mandate in garage dalle Mobike) per organizzare un piccolo infopoint. L’inaugurazione? A settembre.
La carica di questo ciclomeccanico errante, che a Valletta Valsecchi ha messo radici, alimenta la corrente del quartiere e fa risaltare l’abbandono della piazza. Come riattivarla? «C’è un solo modo, i proprietari devono rivedere le proprie richieste – risponde il sindaco Mattia Palazzi, che abita nel quartiere – se non abbassano gli affitti, i negozi resteranno vuoti. L’erbaccia? Faremo un’ordinanza, come abbiamo già fatto in passato».
È fiduciosa in una soluzione di mercato Antonia Araldi, che da presidente del circolo Arci Fuzzy ha dato impulso alla riqualificazione degli spazi e delle relazioni del quartiere, e da volontaria continua a dare il suo contributo: «Se partiranno i servizi nelle zone limitrofe, allora anche quest’area commerciale tornerà ad essere interessante». Occhi e aspettative sono puntati su Mantova Hub. —
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