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Muro di erba e vetrine vuote Via Ariosto resta un deserto

Ad amplificare l’abbandono della piazza è la riqualificazione di Valletta Valsecchi Palazzi: «I privati abbassino gli affitti». E il biciclettaio si prende un nuovo spazio

Igor Cipollina
2 minuti di lettura



Le vetrine spoglie riflettono l’immagine di chi si specchia nel vuoto e, alle spalle, il muro d’erba tenace che s’è preso lo spiazzo. È qui, nella piazzetta commerciale di via Ariosto, con la sua scia di negozi sfitti, che s’inceppa il sorriso di Valletta Valsecchi, quartiere che sta conoscendo una piccola, grande rinascita. A partire dal rammendo delle relazioni di vicinato, a lungo naufragate contro lo scoglio della diffidenza, la ludoteca per i bambini, gli asfalti e le rotonde nuovi, la tinta della scuola elementare, il richiamo dell’associazione Colibrì, che ha aperto la sua sede al grappolo di realtà e attivisti senza più l’approdo del centro Bruno Cavalletto di via Tezze. L’entusiasmo del circolo Arci Fuzzy e l’impegno del comitato di quartiere. È anche questa vivacità, che attraversa Valetta Valsecchi come una corrente, a far risaltare il vuoto della piazzetta di via Ariosto, che del quartiere sarebbe l’ombelico ideale.

Non è bastato lo sfalcio dei volontari che in maggio hanno riproposto la festa ViVi Valletta Valsecchi: la primavera piovosa ha reso l’erba lesta e ostinata. Il proprietario dello spiazzo possiede anche alcune vetrine sotto il portico, altre sei appartengono all’Inail e, in angolo, ce ne sono tre di un privato non mantovano. «Il proprietario ideale, è venuto incontro alle mie esigenze» assicura, a proposito del forestiero, Fausto Ferrari della Ciclofficina Errante, subentrato quindici mesi fa ad Atala.

È un entusiasta Ferrari, che al mattino continua l’attività itinerante e il pomeriggio sta in bottega. Talmente appassionato del mestiere che ha affittato il negozio a fianco per farne uno spazio interattivo dedicato alla bicicletta. Per terra s’indovinano le tracce della futura pista, dove sarà possibile provare le bici, in un angolo verrà allestita una biblioteca a tema e ci sarà pure un’officina aperta dove si terranno dei corsi per la manutenzione fai da te. Lo spazio sarà anche a disposizione di associazioni e cicloturisti per conferenze e racconti di viaggio. Di più: Ferrari vorrebbe chiedere a Comune e Aster di mettergli a disposizione una ventina di vecchie Bicincittà (mandate in garage dalle Mobike) per organizzare un piccolo infopoint. L’inaugurazione? A settembre.

La carica di questo ciclomeccanico errante, che a Valletta Valsecchi ha messo radici, alimenta la corrente del quartiere e fa risaltare l’abbandono della piazza. Come riattivarla? «C’è un solo modo, i proprietari devono rivedere le proprie richieste – risponde il sindaco Mattia Palazzi, che abita nel quartiere – se non abbassano gli affitti, i negozi resteranno vuoti. L’erbaccia? Faremo un’ordinanza, come abbiamo già fatto in passato».

È fiduciosa in una soluzione di mercato Antonia Araldi, che da presidente del circolo Arci Fuzzy ha dato impulso alla riqualificazione degli spazi e delle relazioni del quartiere, e da volontaria continua a dare il suo contributo: «Se partiranno i servizi nelle zone limitrofe, allora anche quest’area commerciale tornerà ad essere interessante». Occhi e aspettative sono puntati su Mantova Hub. —

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