Mantova, l’ex Lattiero caseario ancora in abbandono: caccia all’acquirente
L’ente regionale Ersaf non riesce a stipulare convenzioni. Il consigliere Fiasconaro alla giunta: cosa volete farne?
Nicola Corradini
MANTOVA. Sembrava destinata ad essere rimessa a nuovo per diventare una struttura turistica – magari legata al tema enogastronomia – anche grazie alla sua vicinanza alle sponde del lago Superiore. E invece la sede dell’ex istituto lattiero caseario di via Pilla (Castelnuovo di Borgo Angeli), un pregevole esempio di architettura del Ventennio (eh già), è in stato di abbandono. L’Ersaf (l’ente regionale per i servizi agricoli e forestali) ha cercato di metterla in vendita, ma senza successo. Così, quella palazzina circondata da un ampio giardino, chiusa nel 2005 e priva di custode dal 2011, se ne sta inutilizzata all’ingresso della città sempre esposta al pericolo di intrusioni indesiderate.
Sul destino di quell’immobile pubblico inutilizzato, si è interessato in questi giorni il consigliere regionale mantovano di M5S, Andrea Fiasconaro, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, alla giunta e agli assessori competenti, per capire quali siano le previsioni sulla destinazione del complesso di quasi 5 ettari (e costruzioni per 2412 metri quadrati) dal valore patrimoniale indicativo di un milione e 413mila euro. Per quell’immobile gli abitanti del quartiere si erano mossi chiedendo, anni fa, la sua trasformazione in centro sociale. Fu l’allora assessore Gianni Fava a proporre la destinazione turistica.
«Ho avuto un contatto con Ersaf – spiega Fiasconaro – ho appreso che a seguito della visita di Fava nel 2017 è stata fatta una manifestazione di interesse a cui hanno aderito due coop sociali, ma al successivo bando non si è presentato nessuno. Anche il Comune di Mantova si era interessato, ma non c’è stato seguito. Recentemente c’è stato l’interessamento di un altro soggetto, ma sempre senza esiti. Ersaf è disponibile a venderlo o a darlo in concessione per attività pubblico- sociali anche legate alla ricettività turistica. L’immobile, dicono, è strutturalmente abbastanza in ordine e recentemente Ersaf ha fatto lavori di consolidamento del tetto. Ma ha la struttura di un caseificio e quindi deve essere riadattato».
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