Gli oratori del Viadanese saranno unificati: attività solo in una struttura
La decisone è stata presa dal vescovo Napolioni dopo la sperimentazione: «Questa dovrà sempre più essere una comunità parrocchiale unica»
Riccardo Negri
VIADANA. Il vescovo di Cremona Antonio Napolioni ha incontrato venerdì sera i consigli pastorale e affari economici unitari delle parrocchie viadanesi. Durante l’incontro sono state affrontate alcune questioni: in primis la futura gestione degli oratori cittadini e l’imminente attivazione della “Casa dei talenti” (nuova sede Caritas). . La riunione si è tenuta proprio nei nuovi spazi (ex banca Cariplo, largo De Gasperi). La riflessione del presule è stata preceduta dalle relazioni del parroco don Antonio Censori e del vicario don Piergiorgio Tizzi. Questi hanno fatto il punto sulla situazione della parrocchia: una sorta di bilancio in un momento di cambiamento, in quanto nei prossimi mesi tre dei sacerdoti attualmente in servizio in città saranno chiamati a nuovi incarichi in altre località, e al loro posto ne subentreranno due nuovi.
A luglio inizierà il trasloco della Caritas dall’attuale sede provvisoria in piazzale Baroni a quella definitiva presso la “Casa dei talenti”. I nuovi spazi occupano una superficie complessiva di 640 metri quadrati e consentiranno di gestire con maggiore agio le attività caritative (distribuzione pacchi alimentari, raccolta e redistribuzione abiti usati, colloqui di orientamento e sostegno per famiglie in difficoltà).
La sede - arredata in parte coi mobili “ereditati” dalla banca, e i parte con altri donati da aziende locali - potrà essere abbellita con uno spazio bimbi e un angolo lettura. «Questo spazio - nota don Censori - punta a diventare un vero e proprio luogo di incontro e accoglienza».
Si dovrà costruire un progetto di gestione che ne sfrutti e valorizzi le opportunità: sala conferenze da 150 posti, spazio per feste, uffici per riunioni di associazioni e altri gruppi, eccetera. Per quanto riguarda gli oratori, si è fatto il punto dopo il primo anno di attivazione del progetto che ne prevedeva la suddivisione non più sulla base della residenza (in passato i ragazzi venivano indirizzati al centro giovanile più vicino a casa), bensì sulla base dell’età (quest’anno l’oratorio di Castello è stato riservato ai bambini, e quello di San Pietro agli adolescenti).
Per il futuro, si dovranno valutare alcune evidenze: la frequenza in generale è calata, i costi di gestione di due strutture sono pesanti, il numero degli adulti volontari per l’assistenza è insufficiente e l’anno prossimo la direzione sarà affidata a un solo sacerdote.
«Il vescovo - riassume don Censori - ci ha pertanto dato un’indicazione precisa: concentrare le attività oratoriane su una sola delle due strutture. L’altra dovrà restare a disposizione per altre attività pastorali». Monsignor Napolioni ha chiarito che Viadana dovrà sempre più diventare una comunità parrocchiale unica, capace di lavorare insieme seppur nel rispetto delle identità.
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