Formigosa ha il bosco urbano: messe a dimora 7mila piante
Inaugurato vicino al canale Fissero Tartaro e sulla sponda del lago Inferiore. Piantate 20 specie diverse. Palazzi: nel 2020 arriverà anche in Valletta Valsecchi
Matteo Sbarbada
MANTOVA. Un nuovo polmone verde per la nostra città. Settemila piante che assorbiranno anidride carbonica dall'atmosfera e combatteranno l'inquinamento. Inaugurazione nel pomeriggio di sabato 29 giugno per il bosco urbano di Formigosa. Cinquemila le piante posizionate nel territorio del quartiere in un'area sulle rive del canale Fissero Tartaro. Altre duemila sono state collocate sulla sponda del lago Inferiore tra Campo Canoa e la Ies. L'investimento totale è di 438mila euro. La parte più consistente, 392mila euro, è arrivata grazie ad un finanziamento della Regione sul bando “Infrastrutture verdi per l'incremento della naturalità”. Hanno cofinanziato l'intervento il Comune, con 31mila euro, e il Consorzio forestale padano con 15mila euro.
Mantova, nasce la foresta urbana
Le specie scelte sono autoctone e tipiche dei boschi di pianura. I filari e le siepi sono stati collocati nell'area di proprietà comunale sulla riva sinistra del Lago Inferiore e vicino a Formigosa, dove sono state acquisite nuove aree agricole in fregio al canale Fissero Tartaro. A Formigosa è stata completata una zona boscata già esistente tra la chiesa, il cimitero e il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco, in un terreno agricolo inutilizzato che ha accolto aceri, carpini, cerri, ciliegi selvatici, frassini, olmi, ontani, pioppi, salici bianchi e tigli selvatici, oltre ad arbusti come biancospino, nocciolo, rosa canina, salice grigio, sambuco, sanguinella e ligustro. Sono stati anche eseguiti interventi mirati alla gestione naturalistica dei lembi di canneto.
Sul Lago Inferiore, partendo dal Campo Canoa, la nuova vegetazione è costituita da farnie, aceri campestri e frassini ossifilli che hanno preso il posto di vecchi filari di pioppi che si trovavano in condizioni precarie. Complessivamente le due nuove aree verdi coprono una superficie complessiva di 5 ettari e mezzo di terreno, quasi otto campi di calcio. Tutte le piante ricevono acqua grazie ad un sistema di irrigazione a goccia. La giornata si è aperta nella nuova sede del Wwf, inaugurata da pochi giorni nel'edificio che ospitava le poste di Formigosa. A raccontare il progetto, l'assessore ai Lavori pubblici Nicola Martinelli, il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer e il presidente del Consorzio forestale padano Carlo Alberto Malatesta. «Si tratta un bosco urbano - ha spiegato Martinelli - che sorge vicino alle case e che ha una funzione sociale, oltre che ambientale. Il bosco è collegato al centro abitato con sentieri attrezzati che consentono ai cittadini di usufruire di quello spazio verde in termini turistico-ricreativi».
Spazio, poi, alla passeggiata inaugurale. «I nuovi boschi aiutano a ricucire la città e a costruire corridoi - ha aggiunto il sindaco Mattia Palazzi - In quattro anni abbiamo raddoppiato il numero di alberi tra città e nuovi boschi. Nel 2020 partiranno i lavori per il bosco di Valletta Valsecchi. Il verde produce anche ricchezza per il territorio. I soldi sono arrivati perché siamo andati a cercare le risorse in bandi sul tema che venivano regolarmente ignorati in passato». Il progetto è stato redatto dall'ufficio tecnico del Comune. L’intervento completa la zona boscata già esistente lungo il canale e realizzata dalla Provincia. Prevista anche la manutenzione delle aree per i tre anni successivi all'impianto, con operazioni di pulizia, sfalcio, irrigazione e sostituzione delle piante che non riusciranno ad attecchire.
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