In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Fondazione comunità mantovana: 520mila euro per il no profit

Moltissime domande per i fondi per i progetti di assistenza sociale e arte, cultura e ambiente. Per ottenere i contributi bisogna raccogliere donazioni pari al 10%

Matteo Sbarbada
1 minuto di lettura

MANTOVA. Contributi per 520mila euro destinati al mondo del no profit mantovano. L’erogazione dei fondi è stata approvata dal consiglio della Fondazione comunità mantovana. Due i bandi previsti: assistenza sociale (300mila euro per 39 domande) e arte, cultura e ambiente (220mila euro e 55 domande). Moltissime le richieste pervenute, il cui numero è risultato superiore alle disponibilità.

Le delibere sono state assunte all’unanimità, dopo che appositi comitati, con la presenza del vice presidente Albino Portini, avevano esaminato caratteristiche e pertinenze delle varie richieste. Nel primo bando particolare attenzione è stata dedicata all’aiuto ai giovani con problemi di integrazione sociale per difficoltà personali o per situazioni di disagio familiare. Queste problematiche sono state affrontate, ad esempio, dal progetto presentato da Ucipem-Centro di consulenza familiare consultorio con l’assistenza ai figli di genitori separati o dall’Associazione genitori comprensivo Mantova 2 con attività volte alla conciliazione scuola-famiglia.

Nel secondo bando, oltre a storiche iniziative quali Festivaletteratura, Orchestra da Camera o Associazione Accademia Campogalliani, sono stati sostenuti, tra gli altri, la continuazione dei lavori delle Pescherie di Giulio Romano e la riattivazione di uno spazio non utilizzato della parrocchia di San Silvestro per attività di aggregazione e di recupero delle tradizioni culturali del territorio.

Alcuni progetti particolarmente innovativi, sono stati scorporati dal bando e inseriti in quella procedura, voluta da Fondazione Cariplo, che riserva a questo tipo di progettualità significativa per il territorio altri 75mila euro.

«Anche quest’anno le domande sono state numerose – commenta il presidente Carlo Zanetti – questo ci obbliga purtroppo a qualche riduzione o rinuncia, ma rimane comunque significativo l’impegno della Fondazione di affiancarsi a chi ha più bisogno, a chi si adopera per migliorare il nostro territorio, a chi si trova in difficoltà. Questo d’altro canto è il nostro mandato, oltre che il nostro desiderio».

I bandi della Fondazione sono caratterizzati dal meccanismo a raccolta. Per ottenere il contributo in modo definitivo, gli enti selezionati dovranno promuovere una raccolta donazioni a favore dei propri progetti pari al 10% del contributo stanziato.

Per le associazioni, dunque, non è sufficiente essere selezionate.

Serve attivarsi per attirare donazioni, pari alla percentuale stabilita nel bando, da far giungere alla Fondazione entro il termine perentorio fissato, pena l’esclusione dal beneficio o la sua diminuzione rapportata alle effettive donazioni pervenute. Questa formula mette in luce la funzione di intermediario etico svolta dalla Fondazione, che si affianca ai veri protagonisti, ossia le associazioni che presentano i progetti e tutte le persone o istituzioni che donano il loro contributo per sostenere l’attività filantropica della stessa Fondazione.

I commenti dei lettori