Suzzara senz’acqua per alcune ore: Tea tempestata di telefonate
Rubinetti asciutti e proteste. L'azienda: «Rotta la sonda che regola l’impianto». Ongari: terminati i lavori in corso alla rete avremo meno disagi
Mauro Pinotti
SUZZARA. Per buona parte della giornata di ieri la città di Suzzara è rimasta senz’acqua. Di conseguenza è stato preso d’assalto il numero verde di Tea Acque per segnalare eventuali guasti. Gli operatori del centralino telefonico, però, hanno riferito che c’erano solo problemi tecnici di depotabilizzazione, di un «eccessivo consumo di acqua» e ancora di «sbalzi di tensione che hanno fatto funzionare i sistemi di pompaggio ad intermittenza». I tecnici di Tea Acque per ore hanno lavorato sull’impianto di potabilità di Suzzara. Inevitabili le polemiche e le proteste da parte dei cittadini.
L’ufficio stampa di Tea Acque ha diramato un comunicato per spiegare le cause dell’improvvisa interruzione dell’approvigionamento idrico: «Si è verificata la rottura di una sonda dell’acquedotto di Suzzara che rileva i parametri necessari per il sistema di regolazione automatico dell’impianto – spiega la società– . Ciò ha comportato la mancanza d’acqua nell’abitato. I tecnici sono tempestivamente intervenuti e l’impianto è stato ripristinato bypassando il sistema. La distribuzione e la pressione progressivamente torneranno regolari. La società si scusa per i disagi arrecati».
La situazione è tornata normale solo intorno alle 20. Dal momento del rilevamento del guasto sono state necessarie due ore di tempo per riempire le vasche e rimettere in funzione la rete idrica.
Nel frattempo, però, sulla pagina Facebook “Sei di Suzzara se...” la gente si è scatenata e ha pubblicato roventi post di protesta. C’è chi voleva lanciare una raccolta di firme per denunciare Tea Acque per non riuscire a garantire acqua nelle abitazioni. E c’è chi ha scritto: «Tea Acque risponde al telefono (pronto intervento) dicendo che se manca acqua nelle case e colpa di chi ne fa troppo uso. Tipo piscine o innaffiare i prati. Dal Comune qualcuno sa cosa sta succedendo?».
Il sindaco Ivan Ongari ha provato a spegnere la polemica e ha risposto: «Quando sarà terminata la linea acquedottifera da Sailetto saremo molto meno soggetti a questi disagi». A chi aveva necessità di acqua, inoltre, su Facebook è stato suggerito di approvvigionarsi alla fontana di via Curtatone e Montanara. Molti cittadini si sono lamentati per le risposte date dagli operatori del numero verde. Il fatto che fosse sabato e gli utenti non riuscissero ad avere spiegazioni certe neppure dal Comune ha fatto ancora di più arrabbiare i cittadini che continuavano ad avere i rubinetti a secco e protestavano perché non potevano fare una doccia «dopo aver lavorato per tutta la giornata», le caldaie non avevano pressione per poter erogare acqua calda, non potevano usare lavatrici o lavastoviglie e neppure riempire i lavelli per lavare i piatti.
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