Archeologia a Mantova: il Forcello rinasce, si parte dal parcheggio e dalla ciclopedonale
Il sindaco di Bagnolo San Vito: «L’obiettivo: riportare il sito agli antichi splendori». In dieci anni visite dimezzate: è diventato un parco di nicchia
Barbara Rodella
BAGNOLO SAN VITO. Tra gli obiettivi dell’amministrazione di Roberto Penna c’è sicuramente la valorizzazione del parco del Forcello, il principale abitato etrusco del VI-V secolo a.C. finora conosciuto in Lombardia. Un sito importante ma che tanti mantovani nemmeno conoscono. L’insegna che indica il parco c’è, ma l’entrata sembra quasi mangiata dal verde circostante. Difficile capire anche dove parcheggiare. Ecco quindi che il Comune sta studiando il progetto per dare al sito una zona di stallo per i bus.
Al momento non c’è alcuna piazzola. I bus si fermano di fianco alla ex statale Romana in un piccolo spiazzo per far scendere i ragazzi che raggiungono il Forcello attraversando a piedi la via omonima. «Quando i mezzi devono fare manovra, metà corriera è in mezzo alla strada. Rischioso sia per le corriere che per le macchine in transito. E anche per gli studenti c’è poca sicurezza», spiega il sindaco.
Ecco l’idea di creare un parcheggio in lunghezza, 70 metri, che parte dall’imbocco di via Forcello e si allunga in direzione della rotonda di San Biagio dove si trova il ristorante America Graffiti. Potrà ospitare sette-otto mezzi. Budget: 80 mila euro. «L’area ora è coperta da arbusti. Nel parcheggio realizzeremo una doppia corsia - spiega l’assessore ai lavori pubblici Moreno Cavicchini - Una per il transito dei bus, l’altra per il parcheggio. L’area, per garantire la sicurezza ai ragazzi, sarà protetta e separata dalla strada con un guard rail». «Questo progetto era nato già dieci anni fa durante la mia precedente amministrazione - continua Penna - Allora i visitatori del parco erano sei mila all’anno, oggi si sono dimezzati. Puntiamo a riqualificare il sito archeologico e riportarlo agli antichi splendori. Constatiamo che è conosciuto solo dagli archeologi ma non dal grande pubblico. È un sito di nicchia. E i tagli alle scuole sulle gite scolastiche non hanno aiutato. Quando organizzano le uscite, scelgono altre mete». Per i ragazzi il Forcello offre numerosi laboratori che vanno dalla tessitura alla simulazione di scavo con gli strumenti del mestiere.
E sempre nell’ottica di valorizzare il sito etrusco, tra un paio di mesi, annuncia l’amministrazione, partiranno i lavori per il ripristino dell’asfaltatura della ciclabile che collega il Forcello con Pietole. Il cantiere avrà un costo di 79 mila euro, budget ottenuto grazie ad un bando della Regione.
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