Mantova, siluro su de Marchi da Fratelli d’Italia: «Salviniano sarà lui»
Beduschi: «Il suo sostegno alla candidatura Rossi non va». La Mazzali: «Segua la linea del partito, è l’ultimo avviso»
Nicola Corradini
MANTOVA. «Se si vuole far uscire parole in libertà sui candidati sindaci, lo si deve fare senza tessere in tasca. Se de Marchi lo desidera, può fare il battitore libero. Ma se è iscritto a Fratelli d’Italia, segua la linea del suo partito sulle candidature di Mantova 2020». Non ci sono minacce esplicite di provvedimenti disciplinari, ma è chiaro che i vertici di Fratelli d’Italia non hanno apprezzato le esternazioni del consigliere comunale Luca de Marchi a favore di Stefano Rossi, il civico (ma di area leghista) che si propone per la candidatura a sindaco l’anno prossimo nell’ambito del centrodestra.
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Certo, il segretario di FdI, Alessandro Beduschi, la mette più sull’ironia che sulla severità. E nel mirino della sua battuta, più che de Marchi, finisce la Lega: «Come tutte le belle storie d’amore è giusto che si giunga al lieto fine. Mi sembra di capire che sono caduti i veti bulgari leghisti su de Marchi scattati invece per le elezioni provinciali. Io però ricordo a Luca che Fratelli d’Italia, pur apprezzando Salvini, non è un partito salviniano. La nostra segretaria è la Meloni».
Anche Barbara Mazzali, consigliere regionale di FdI, non è entusiasta delle dichiarazioni di de Marchi. Il quale, sulla Gazzetta di ieri, ha detto di apprezzare Rossi in quanto salviniano come lui. Non solo, de Marchi ha pure detto di essere «leghista nella testa» e ha concluso spiegando che Rossi «potrebbe essere un buon candidato sindaco».
«Nel nostro partito siamo abituati a discutere, condividere e tracciare i percorsi tutti insieme – dice Mazzali – quella di de Marchi è un’iniziativa prettamente personale, visto che solo pochi giorni fa abbiamo spiegato che avremmo condiviso con gli alleati un nome. Per l’ultima volta dico a De Marchi di seguire la linea del partito». Potrebbero scattare provvedimenti? De Marchi ha già rischiato grosso ai tempi dell’iniziativa sulle frittelle destinate ai soli bimbi italiani.
Beduschi annuncia che nei prossimi giorni «chiariremo per l’ultima volta cosa è lecito dichiarare appartenendo al partito». Ma il segretario punta soprattutto a incontrare al più presto Lega e Fi per stabilire il percorso «verso Mantova 2020».
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