Governolo si tuffa nel Risorgimento con la fanfara dei bersaglieri
Rievocazione dello scontro storico nella guerra d’Indipendenza del 1848. Il generale De Feo ricorda gli avvenimenti alla conca del Bertazzolo
Giorgio Pinotti
RONCOFERRARO. Governolo ha ricordato sabato 20 luglio chi diede la vita durante le locali battaglie risorgimentali. A 171 anni dagli eventi vengono celebrati i protagonisti che si sono sacrificati in nome di un ideale, l’unificazione dell’Italia. A illustrare quello che è accaduto stato il generale Raffaele De Feo, presidente provinciale dell’Associazione nazionale bersaglieri di Mantova. Il generale ha tracciato una ricostruzione storica di quelli che sono stati i fatti legati alle battaglie di Governolo, fatti avvenuti durante la prima guerra d’indipendenza nel 1848. Un ruolo determinante in quella battaglia fu giocato dai bersaglieri, che permisero la vittoria dell’esercito piemontese e la conquista del villaggio di Governolo, che venne strappato alle truppe austriache che si ritirarono verso est.
Il Risorgimento rivive a Governolo con i bersaglieri
Il generale De Feo ha illustrato gli avvenimenti e spiegato l’importanza dell’episodio per il corpo dei bersaglieri e della storia locale. La celebrazione è iniziata con l’alzabandiera e il ricordo dei Caduti, con un momento per rendere loro onore. Successivamente hanno preso la parola i rappresentanti dei Comuni di Roncoferraro e Bagnolo San Vito. Infatti la rievocazione, che si è tenuta nella Conca del Bertazzolo, è stata voluta da entrambi i Comuni. Dopo la ricostruzione curata dal generale De Feo, è stata la volta della Fanfara musicale dei bersaglieri di Asola, che ha fatto il suo ingresso nella Conca a passo di corsa, dalla torre di Galliano.
«Si è trattato di un momento importante per le nostre due comunità – ha spiegato il sindaco di Roncoferraro Sergio Rossi – abbiamo rievocato un momento molto importante della nostra storia locale ed è stata l’occasione per celebrare e ricordare i tanti che hanno sacrificato la vita per regalarci una patria unità».
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