In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Il dono di Valentina. Muore la mamma e regala le parrucche alle donne malate

Castel d’ario. Consegnate al Day Hospital oncologico di Ferrara «Mia madre mi insegnava che è meglio dare». Assegnate a 3 indigenti

Francesco Romani
2 minuti di lettura

CASTEL D'ARIO. Valentina Fagan è poco più che una ragazza. Ma negli ultimi anni è cresciuta dentro. Da quando la madre si è ammalata di tumore. Un nemico spietato che dopo una lotta di otto anni alla fine ha avuto la meglio.

«Mia mamma non si è mai lamentata - racconta - non l’ho sentita una sola volta dire che stava male. Eppure pativa, lo sapevamo tutti. Lei ci diceva sempre. Sto benino. Ci tranquillizzava. Ma noi sapevamo la verità».

Quelle due donne, madre e figlia, sono state accomunate dalla sofferenza e ora Valentina ha deciso di onorare la sua memoria. Liliana si è spenta a fine giugno, ma Valentina ha pensato che qualcosa di lei potesse vivere ed essere utile per altri.

«Mia mamma ha sempre patito molto la perdita dei capelli - prosegue la figlia - le cure alle quali si sottoponeva, come tutti quelli che vengono a contatto con questa malattia, sanno che provocano la caduta dei capelli. Mia mamma era bellissima. Era una donna che curava il suo aspetto, ci teneva. Lei ha sempre vissuto questo come una umiliazione. Ed anche io quando andavo in ospedale, lo leggevo in faccia a tate donne che quasi si vergognavano a trovarsi in quella condizione».

La soluzione sono le parrucche che coprono la calvizie causata dalle cure.

«Mia mamma ne aveva tre, se lo poteva permettere - dice ancora Valentina - qualche mese fa, quando la mamma era ancora viva, avevo visto su internet l’appello di una donna di Ferrara. Diceva che in Emilia le parrucche non sono gratuite per le donne con il cancro, come invece avviene in Lombardia e in Veneto. Questa donna coraggiosa ha lanciato una petizione. Io ho pensato che potevo anch’io fare qualcosa».

Così cerca il contatto di questa donna, Odette Piola. «Era un sabato mattina - spiega la Piola - suonano al campanello. È il corriere. È un pacco e quando lo apro ci trovo dentro tre parrucche. Me le ha spedite una ragazza di Castel d’Ario. C’è un biglietto che dice: “Purtroppo non servono più”. Tremo mentre firmo la ricevuta».

La madre è morta da pochi giorni, ma Valentina che ha seguito in internet la petizione, sa che quelle parrucche possono servire ad altre donne. «Non è semplice accettare che una persona cara non c’è più - prosegue Odette - Valentina voleva donare le parrucche della mamma alle donne che non potevano permettersele e voleva spedirmele perché le mettessi a disposizione di chi ne ha bisogno. Dopo che ho ricevuto il pacco ho continuato a pensare a quelle due donne, mare e figlia. Chissà cosa darebbe la mamma per essere ancora con lei, e Valentina di trovare ancora l’affetto della mamma, la sua vicinanza. Non potrà succedere, ma grazie a Valentina tre donne malate di cancro non saranno costrette a subire l’umiliazione di sentirsi osservate e vergognarsi». Le tre parrucche sono già state donate al Day hospital oncologico di Ferrara, dove Odette vive e dove ha raccolto già 3mila firme per la petizione che ha chiesto alla Regione Emilia di concedere gratuitamente le parrucche per le donne malate di cancro. «Mia mamma mi ha sempre detto - conclude Valentina - che è meglio dare che ricevere. Ecco io l’ho fatto per lei. È come se quella donazione l’avesse fatta mia mamma. E così per me è un ricordo vivo».


 

I commenti dei lettori