ASOLA. La valle dell’Oglio era una sorta di”autostrada” dell’antichità. Dov e i gruppi stanziali commerciavano e i nuovi arrivati si insediavano. Dall’età del Rame, oltre 5mila anni fa, sino al Medioevo questa zona ha costituito una cerniera fra l’alta pianura lombarda e la valle del Po. E il fiorire di civiltà ha lasciato tracce importante che gli archeologi pian piano disvelano.
E non è una caso che la più grande scoperta preistorica del Nord Italia, la necropoli di Remedello, sia stata scoperta da un mantovano, il sacerdote e ricercatore don Luigi Ruzzenenti, nato ad Asola da una famiglia di Casaloldo e che alla fine dell’800 fu parroco di Fontanella Grazioli dove abitava il suo finanziatore e collega archeologo, il cavalier...
Valle dell’Oglio miniera per l’archeologia: il ministro premia Asola con 423mila euro

Il gruppo Klousios ha scoperto recentemente tre tombe longobarde e un abitato dell’età del bronzo vicino a Mariana