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Torchio presidente dei sindaci del distretto Oglio Po: «Lotterò per tenere i servizi»

Fronte sanitario rovente in vista della fusione sperimentale con Casalmaggiore. «Ci batteremo uniti superando le ideologie per il bene di un territorio tartassato»

Riccardo Negri
1 minuto di lettura

VIADANA. Il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio è stato nominato presidente dell’assemblea dei sindaci del Distretto socio-sanitario viadanese (che riunisce i dieci Comuni dell’area Oglio-Po). Subentra all’ex sindaco di Dosolo Vincenzo Madeo. Il neo sindaco di Dosolo, Pietro Bortolotti, è stato eletto vicepresidente. L’assemblea distrettuale dei sindaci è un organismo obbligatorio nell’ambito dell’Agenzia per la tutela della salute Valpadana, con funzioni consultive e propositive. La riunione dei primi cittadini si è tenuta lunedì al centro servizi Europa (zona artigianale Fenilrosso, Viadana). Per i sindaci del territorio, i prossimi saranno probabilmente mesi decisivi su vari fronti, a maggior ragione nell’ambito delle politiche sanitarie. «Dovremo lottare – riassume Torchio – per il mantenimento e potenziamento dei servizi sanitari in zona, nonché lavorare in vista dell’attivazione dell’Area distrettuale sperimentale socio-sanitaria viadanese-casalasca». Come si ricorderà, le Asst (Aziende socio-sanitarie territoriali) di Mantova e Cremona hanno promesso la costituzione di un distretto interaziendale, e indicato dicembre 2019 come scadenza per l’elaborazione di un progetto di fattibilità da sottoporre alla Regione. «Posso garantire – assicura il presidente – che tra i sindaci non vi sono differenze ideologiche: la nostra è un’area tartassata, e dovremo vigilare e lavorare tutti assieme per il bene del territorio». . Altro fronte su cui i primi cittadini saranno chiamati a operare, è quello di una crescente integrazione delle politiche sociali (Piani di zona) tra i Comuni Oglio-Po mantovano e cremonesi. Nel corso della riunione, Torchio ha ringraziato, anche a nome dei colleghi, il direttore generale di Ats Valpadana Salvatore Mannino, assieme ai suoi collaboratori e a Regione Lombardia: «E’ stata finalmente contrattualizzata la Rsd (Residenza sanitaria per persone disabili) “Filòs” per venti posti, in precedenza accreditati». La struttura di Casatico è gestita dalla cooperativa sociale Agorà. «Tale provvedimento – nota Torchio – consente di dare sollievo alla forte pressione finanziaria che in precedenza i Comuni dovevano sostenere, coi propri servizi sociali, per farsi carico delle rette degli utenti. La contrattualizzazione citata consente di riportare maggiore equità tra i Comuni del territorio, finora penalizzati da un differenziale elevato delle rette. Mantova, tra l’altro, conta solo 150 posti, contro gli 800 della provincia di Cremona, che pure ha meno abitanti». Il centro servizi del Fenilrosso, dall’1 gennaio prossimo, sarà sede del consorzio pubblico “Servizio alla persona”: un organismo in questo caso volontario, che si occupa di programmazione e gestione unitaria delle politiche sociali municipali

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