Ok all’ampliamento, ambientalisti delusi: «Le criticità rimangono»
Gardini amareggiato: «Le nostre osservazioni non sono state considerate. Bastava un po’ di coraggio da parte del Comune»
Francesco Romani
VIADANA. Il via libera all’ampliamento della Alcor in consiglio comunale amareggia i Comitati ambientalisti che si erano spesi per individuare le possibili criticità fornendo proposte e soluzioni concrete. «Nessuna delle nostre osservazioni è stata tenuta in considerazione - dice oggi amareggiato Luigi Gardini di Noi, Ambiente Salute -. Le criticità che abbiamo evidenziato restano ancora sul tappeto».. Alcor srl, azienda specializzata nella lavorazione dei sottoprodotti di macelleria aveva proposto nel 2018 un investimento di oltre due milioni di euro per ottenere il miglioramento del layout, cioè della distribuzione interna degli spazi aziendali, l’adeguamento e la riqualificazione dello stabilimento alimentare e per consentire di ampliare i magazzini di stoccaggio. Nata nel 1981 rilevando una precedente attività di lavorazione budelli su una sponda del canale Ceriana, in zona via Ottoponti la Alcor oggi si estende su una superficie di quasi 12mila metri quadrati.
Il processo produttivo parte dagli scarti della macellazione e si svolge su due distinte linee: da un lato quella alimentare con prodotti finiti trippe, frattaglie e budella per insaccati; dall’altro quella industriale, con produzione di grassi fusi e proteine. Una lavorazione tipica della zona degli allevamenti suini e bovini e che è cresciuta nel tempo per la necessità di utilizzare prodotti tracciabili e certificati anche nella filiera degli insaccati. Il progetto presentato si è proposto di rinnovare completamente il vecchio impianto alimentare, sorto fra gli anni ’60 ed ’80.
«Si tratta di una azienda in aperta campagna circondata da canali - spiega Gardini -. Sarebbe stato più sensato delocalizzare l’ampliamento avvicinandola ai clienti, cioè i macelli, che già sono in area artigianale. Qui invece ci sono limiti notevoli dovuti alla viabilità tipica delle nostre campagne».
In consiglio comunale la discussione è stata limitata ad interventi critici del Movimento 5Stelle. «Non c’è stato spazio per un vero dibattito - prosegue Gardini - Noi avevamo presentato abbiamo fatto una serie di osservazioni. Forti anche degli inviti del Ministero dell'Ambiente affinché i cittadini contribuiscano al miglioramento dei progetti. Le strade sono strette e malandate,; lì vicino ci sono stati importanti ritrovamenti archeologici dell’Età del bronzo e infine non c’è una rete fognaria. Crediamo fosse meglio concedere l’ampliamento nella più adatta zona industriale. Ma tutto è cade nel vuoto, anche se lo abbiamo supportato da dati e studi. Ci hanno mandato i documenti per partecipare alle osservazioni, ma il Comune non ha avuto coraggio e non ci ha ascoltati».
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