Teatro Guido verso il progetto: entro ottobre ci sarà il bando
Già disponibili oltre 4 milioni per il restauro conservativo. Riapertura fra 3 anni E per Villa Grassetti si apre il dibattito: incontri con i cittadini sull’uso finale
Francesco Romani
SUZZARA. Dopo 37 anni d’attesa, il teatro Guido è pronto a rivivere una nuova vita. Con in tasca il finanziamento già destinato di oltre quattro milioni di euro, la nuova amministrazione comunale ha ripreso, dopo la rielezione, le fila del complesso restauro. A dare lo spunto decisivo in questi mesi la scelta di affidare il settore dell’Urbanistica a un “tecnico”, Riccardo Lomellini, pegognaghese, responsabile dell’area tecnica del Comune di San Giorgio Bigarello che il sindaco confermato Ivan Ongari ha voluto nella nuova squadra di governo.
«La situazione del teatro è andata avanti - spiega l’assessore Lomellini - in questi mesi abbiamo predisposto gli atti per poter indire la gara di progettazione. Essendo un bene vincolato, vogliamo prestare forte attenzione all’aspetto del mantenimento dell’involucro dell’edificio. Siamo a buon punto ed entro ottobre procederemo con la gara in modo da individuare il progettista».
Per il restauro e la “rifunzionalizzazione del teatro, edificio di pregio che si affaccia in pieno centro su viale Zonta, la giunta già nel settembre del 2016 aveva approvato uno studio di fattibilità. Uno schema, in pratica per dare un’ordine di grandezza alle opere da fare per poter rimettere in funzione il “massimo” suzzarese. L’ingegner Corrado Castagnoli, incaricato della perizio, aveva stimato in 4,2 milioni le necessità più urgenti. Con quella lista della spesa in mano si era potuto procedere alla richiesta di finanziamento in base all’ordinanza 226 per il sisma. Nel frattempo si era proceduto all’idea di consolidare le facciate, per motivi di decoro urbano. Lavoro poi congelato in attesa di conoscere la disponibilità economica dei finanziamenti per il sisma.
«La Regione - spiega Lomellini - ha inserito il teatro Guido fra i beni di rilevanza culturale ad alto rischio di perdita e nel 2018 finanziando il suo recupero con circa 4 milioni. E l’intervento è stato inserito nel Documento unico di programmazione del Comune di Suzzara». Poste le basi, con il finanziamento e l’inserimento nel Dup, ora si è passati alla parte operativa. «Con la gara per la progettazione entriamo nell’iter che porterà al cantiere - spiega l’assessore all’Urbanistica -. Va ricordato che il finanziamento è vincolato ad un risanamento e restauro conservativo. In pratica alla fine dei lavori, indicativamente fra tre anni, si avrà sempre un cinema-teatro. Per questo abbiamo deciso di avviare una serie di incontri con i cittadini, in modo da coinvolgerli sulla futuro della struttura».
Incontri fortemente voluti dal sindaco Ongari nella logica del coinvolgimento e della partecipazione civica e che punteranno ad una collaborazione con le associazioni culturali.
Una procedura che parallelamente sta per essere messa in cantiere anche per Villa Grassetti. Altro bene per il quale, dopo uno studio di fattibilità, sempre a settembre 2016 aveva stabilito necessità per quasi 10 milioni, interamente finanziati dalla Regione due anni dopo.
La Villa, detta del Seminario, è un edificio nobiliare che si trova nella frazione di Sailetto, in strada Zara Zanetta. La costruzione risale alla seconda metà del Cinquecento ed ha caratteri architettonici rinascimentali. Cosa farne una volta restaurata sarà anche qui oggetto di un confronto con i cittadini. Ancora più serrato visto che sul Guido la destinazione è già segnata, mentre qui no. —
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